Cronache

Casertano, quattro arresti legati alla camorra In manette un carabiniere e boss dei casalesi

Quattro arresti legati alla camorra nel casertano. Tra i fermi Gaetano Cerci, mafioso legato al clan dei Casalesi e un carabiniere accusato di avere collaborato attivamente con il malvivente, facendogli da autista. Altri sedici fermi sono stati effettuati nella zona di Perugia

Casertano, quattro arresti legati alla camorra 
In manette un carabiniere e boss dei casalesi

Caserta - Un'operazione della procura distrettuale di Napoli ha portato all'arresto di quattro soggetti legati alla camorra casertana. Tra di essi Gaetano Cerci, un noto esponente del clan dei Casalesi, già pregiudicato per associazione finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falsi e ricettazione. Insieme a lui un carabiniere, ora di stanza a Bologna, una tossicodipendente e Renato Bifolco, anch'egli pregiudicato.

Tra i fermi anche un carabiniere Ma ci sono anche altre tre persone tra i fermi eseguiti dalla procura, una donna e due uomini, tra cui un carabiniere, Nicola Zanfardino, accusato di avere servito da autista al pregiudicato e di avere rivelato informazioni coperte dal segreto d'ufficio, che sarebbero servite al mafioso per fuggire alla cattura fino ad ora. Inoltre all'uomo è imputata anche la detenzione e cessione di numerose dosi di stupefacenti sequestrati in operazioni di polizia, che sarebbero poi state consegnate alla donna arrestata nel corso dell'operazione, Assunta Loreto, una tossicodipendente ora in custodia cautelare, con cui Zanfardino intratteneva una relazione sentimentale.

Le accuse Le indagini che hanno portato agli arresti sono scaturite dal filone di indagini sui Casalesi legate alla cattura di Vincenzo Schiavone, arrestato nell'aprile scorso nella zona di Avellino. Cerci sarebbe stato tra le persone che fornivano assistenza al boss mafioso, durante la sua latitanza. I quattro sono accusati a vario titolo di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, peculato, rivelazione di segreti d'ufficio, accesso abusivo ad un sistema informatico e corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. 

Altri 16 fermi nella zona di Perugia E sono invece sedici le persone fermate nel corso di una seconda operazione, condotta nella zona di Perugia. I soggetti fermati, legati al clan dei Casalesi, gestivano un'organizzazione criminale con base a Perugia, attiva anche in Umbria, Toscana e Marche. Su richiesta della direzione distrettuale antimafia gli uomini della Guardia di finanza hanno eseguito questa mattina 16 ordinanze di custodia cautelare.

L'associazione sgominata era in grado di immettere nei circuiti locali ingenti quantità di denaro proveniente da attività illecite connesse alla camorra.

Commenti