La «casetta» di villa Bombrini diventa spazio per la musica

Per molti ex allievi del «Paganini» è sempre stata la «casetta», una minuscola dependance all'ingresso del parco di Villa Bombrini, dove la fantasia relegava i più nascosti misteri di un affascinante passato. Ieri mattina porte e finestre erano spalancate: la palazzina è stata infatti ufficialmente inaugurata come spazio a disposizione di lezioni ed attività del conservatorio e finalmente aperta allo sguardo curioso di studenti e giornalisti.
Una cerimonia per pochi intimi, ma celebrata con il massimo della ritualità, con tanto di lapide scoperta e nastro tagliato dalla sindaco Marta Vincenzi e inoltre «officiata» da Monsignor Luigi Borzone; presenti Pino Casale in rappresentanza della Fondazione Carige, il sovrintendente ai beni architettonici Giorgio Rossini, l'assessore al Turismo della Regione Margherita Bozzano.
La «casetta», acquistata con l'aiuto di Carige, fu in passato sede della Circoscrizione, che l'ha ceduta al «Paganini» ad un prezzo molto vantaggioso. «Noi in realtà avevamo inizialmente altre intenzioni - ha confessato Pasquale Ottonello, Presidente del Municipio Medio Levante - ma poi ci siamo resi conto che il conservatorio avrebbe contribuito in modo rilevante alla diffusione di arte e cultura tra i cittadini: l'arricchimento del patrimonio pubblico per la fruizione di beni di interesse collettivo merita la precedenza. Ed allora eccoci qui».
Ma questa è solo una parte delle novità che in questi ultimi anni stanno investendo il Conservatorio Paganini, sempre meno «conservatore» - a dispetto del nome - e non più relegato nella sua apparente austerità, anzi grande protagonista nella formazione culturale dei giovani talenti.

Non ultimo ambizioso disegno, il progetto di Jacopo Gibelli per un auditorium da 400 posti situato sotto il parco, con accesso dalla strada e relativo posteggio, che diventerebbe uno spazio pubblico di grande prestigio, sede di concerti e spettacoli di pregevole livello artistico.

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