Milano - Arrivano immediate le reazioni al discorso conclusivo di Silvio Berlusconi al primo congresso del Popolo della libertà. "È chiaro perchè Berlusconi ci invita nel
nuovo partito: cerca di arrivare al 51% e sa che senza di noi non ci
arriverà mai". Il leader Udc Pier Ferdinando Casini, ospite a "In
mezz’oro", spiega così le aperture del premier ai centristi. "Oggi nel Pdl - osserva Casini - ci sta chi sta sotto il mantello
berlusconiano e non idee diverse. Berlusconi ha detto che le porte
del Pdl sono aperte ma chi entra deve accettare un’idea di paese, e
non solo di partito, che vede lui ed il popolo...il resto sono solo
impicci. Basti pensare a quanti grandissimi intellettuali, che
parteciparono alla nascita di Forza Italia, sono ora ai margini perchè
alla lunga anche loro non hanno potuto accettare questa idea". "Il congresso del Pdl, splendido dal punto
di vista scenico, ha ricalcato anche nel discorso quello di 15 anni
fa - prosegue Casini-. Nel frattempo Berlusconi è stato 7 anni, la metà del tempo, a
palazzo Chigi. E oggi ripropone le stesse cose come se fosse Alice
nel paese delle meraviglie".
Fassino: "Non ha risposto a Fini, lo incalzaremo" "Ieri Fini ha posto la questione delle
riforme istituzionali da fare insieme all’opposizione e ha detto che la
laicità non può essere sacrificata. Oggi Berlusconi ha eluso questi
nodi che sono rilevanti e sui quali noi incalzeremo il centrodestra
come lo incalzeremo soprattutto sulla crisi e sulle risposte ad essa
perchè finora le risposte del governo sono state inadeguate". E' questo il commento di
Piero Fassino al discorso del premier, confrontandolo con le
questioni sollevate ieri da Fini.
Di Pietro: "Discorso da ducetto" Spara ad alzo zero, invece, Antonio Di Pietro. "Da Berlusconi un tipico discorso da
vero e proprio ducetto: vuole azzerare la Costituzione e diventare il
padre padrone della sua nuova azienda Italia" attacca il leader dell'Italia dei lavori. "Propone la riforma dei regolamenti parlamentari al solo fine di
eliminare definitivamente quel che lui considera un inutile
ingombro, ossia l’opposizione - prosegue l'ex pm - pretende
che vengano dati maggiori poteri al Premier, cioè a lui, così avrà
mano libera su quello che lui percepisce come una zavorra: la
democrazia.
Bersani: "Distante dalla realtà" Pollice verso da Pierluigi Bersani sulla relazione con cui il Premier Silvio Berlusconi ha chiuso il congresso del Pdl: "molta retorica, molta autocelebrazione, un’ennesima auto apoteosi ma niente di concreto per questo paese", dice al Tg1. "Le parole sulla crisi - aggiunge- sono state di una distanza stellare dalla realtà".
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