Roma - Acque agitate nel centrodestra. Dopo il "salto del fosso" operato da Follini, è ancora l'Udc a smuovere le acque. Lo fa con il suo leader, Pier Ferdinando Casini, che torna a chiedere novità nel centrodestra, soprattutto per ciò che concerne la leadership della coalizione. Berlusconi risponde a stretto giro di posta proponendo le primarie, il metodo democratico americano attraverso il quale la base seleziona i candidati. Ma Casini non ci sta. Le primarie nel centrodestra? "Soltanto una boutade, come tutte quelle di questi mesi". Il leader dell'Udc liquida così la proposta di Berlusconi. "Oggi - taglia corto Casini - è il giorno del governo, non dell'opposizione. Ascolteremo la relazione di Prodi - aggiunge - ma non mi aspetto niente".
Non ha molta voglia di polemizzare Casini. Almeno oggi. Ieri sera invece era un fiume in piena. Ospite di Giuliano Ferrara a "Otto e mezzo", ha parlato a ruota libera sul futuro del centrodestra. A suo avviso la Cdl deve cambiare pagina: "Siamo gli unici in Europa a rimanere legati all'evocazione dell'uomo della provvidenza, questo schema a me non va". Casini rispolvera un vecchio ritornello, sottolineando la necessità che la Cdl trovi, al più presto, un nuovo leader: "Gli altri lo dicono sottovoce sperando che lui si stanchi - ha sottolineato riferendosi al Cavaliere -. Io lo dico ad alta voce: 'Se tu vuoi fare un'alleanza con me tu non sei il leader', lo dico con molta chiarezza. Bisognerà trovare un leader terzo come si fa in tutte le parti del mondo". Casini, dunque, vuole che la Casa delle Libertà cambi leader. Berlusconi è il capo del partito più grande della coalizione, ma questo per Casini non basta. Berlusconi propone le primarie, per far sceglier il leader agli elettori. Ma questo, per Casini, non va ancora bene. Eppure attraverso le primarie sarebbero direttamente i cittadini a poter scegliere.
Formigoni: metodo giusto Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, interviene sulle primarie. "Sono il metodo giusto per vedere chi ha più consensi, è inutile continuare a criticare il leader che c'è".
Formigoni ha quindi aggiunto: "Contano anche i rapporti di forza tra i partiti e voglio ricordare che Forza Italia in aprile ha preso più consensi di tutti i suoi alleati insieme e i sondaggi ci dicono che oggi i rapporti sono ancora più forti a favore di Forza Italia". Formigoni, infine, ha sostenuto che Forza Italia "sarà in grado di esprimere anche più di un candidato". E alla domanda se anche lui potrà essere un candidato, ha replicato: "Questo non è importante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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