Roma - Pier
Ferdinando Casini dice sì all’accordo con le altre forze di centro, ma senza che questo crei confusione. "Alleanze con altre forze moderate - dice a 'Porta a porta' - si possono fare volentieri ma guai
a sprecare il nostro atto di coraggio con 100 trattative o compromessi, altrimenti invece di
aumentare, i consensi si sottraggono. È tempo che ciascuno si assuma tutta la responsabilità
dei propri gesti". "Dobbiamo ricordarci che la nostra è una cosa nuova fatta di gente coerente che non si può
snaturare introducendo nuova confusione".
Mastella: "Dialogo al centro, senza veti" Clemente Mastella continua a sperare nella nascita di un partito di centro con Udc e Rosa bianca, nonostante i rifiuti più o meno espliciti delle ultime ore. "Spero che si apra un dialogo tra noi", afferma il leader dell’Udeur a "SkyTg24". Interpellato sull’ipotesi di un accordo tra Pdl (Popolo delle libertà) e Mpa (Movimento per le autonomie) al Sud, Mastella commenta: "Non lo so". Il dialogo al centro, per Mastella, deve avvenire "sapendo ognuno che non siamo più quello che eravamo prima. Pensiamo all’oggi, ma soprattutto al domani. Se invece vedo pregiudizi, veti, esclusioni...". Mastella si dice comunque "ottimista".
"Si possono creare condizioni di dialogo che prima non c’erano", afferma. "Noi abbiamo fatto la nostra parte, in condizioni difficili, anche con qualche persecuzione di troppo. Ma se l’uno guarda all’altro con diffidenza, questa diffidenza non porterà né al quattro, né all’otto per cento". All’intervistatore che gli domanda se ci siano stati contatti con Silvio Berlusconi, Mastella risponde: "In questo periodo ho visto Berlusconi solo una volta. Però non vedo la ragione per cui se Berlusconi parla con Veltroni, va tutto bene, ma se parla con noi è una specie di eresia. Se fossi stato talmente così furbo, avrei già trattato seggi, posti...", aggiunge Mastella.
Quanto all’eventuale accordo tra Pdl e Mpa, Mastella afferma: "Non lo so. Come politologo posso dare spiegazioni, come politico non so. Non è che nel Mezzogiorno ci sia solo la Sicilia", aggiunge. "Tutto questo - rileva - è fatto per restringere gli spazi all’Udc". In riferimento al soprannome della Democrazia cristiana, Mastella ha poi proseguito: "Si ricorda la balena bianca? Saremmo come tanti piccoli balenotteri, che si arenerebbero sulla spiaggia. Restando soli a largo, si resta in balia delle orche. Una da parte, una dall’altra, il balenottero verrebbe divorato. Se invece vanno insieme, i piccoli balenotteri possono sperare di sopravvivere, di avere maggiore serenità di quella che c’è oggi".
Baccini: "Non vogliamo il terzo polo" "La Rosa Bianca è nata per provocare una rottura netta dell’attuale sistema politico, non per far nascere una forza di centro o un terzo polo: è una prospettiva che capiamo, che non ostacoliamo ma anche che non condividiamo". Mario Baccini, esponente di punta della "Rosa Bianca" commenta così l’appello ribadito oggi dal leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini affinchè si lavori per un’alleanza tra forze centriste.
"La ragione per cui mi sono speso politicamente in queste settimane - aggiunge Baccini - è quella di offrire alla metà degli italiani una novità politica radicale e francamente non credo che Casini o l’Udc possano guidare questo cambiamento, anche se comprendo le ragioni che spingono alcuni amici a credere a questa possibilità".
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