Il caso Cè blocca la Regione

Il «caso Cè» costringe al rinvio di una settimana l’approvazione in consiglio del Dprf regionale della ottava legislatura. La decisione di spostare a martedì, mercoledì e giovedì prossimi l’approvazione dei documenti finanziari è stata presa ieri mattina dalla maggioranza in modo da evitare la rappresaglia leghista in aula, come annunciato 24 ore prima proprio da Umberto Bossi. Il leader del Carroccio e il premier Silvio Berlusconi si sarebbero sentiti telefonicamente lunedì notte decidendo, di comune accordo, di optare per il rinvio delle sedute del consiglio in modo da permettere nei prossimi giorni alle segreterie dei partiti della Cdl di riuscire a trovare un accordo per uscire dall’empasse politico venutosi a creare in Regione. Per venerdì prossimo è previsto poi un summit nella villa di Arcore in cui tirare le somme e definire una soluzione del caso che vada bene a tutti.

Furenti le opposizioni, che potrebbero far venir meno il numero legale nelle prossime sedute di consiglio. E intanto Cè torna a parlare e accusa Formigoni di «non aver voluto trovare un punto d’incontro», mentre la Lega chiede la testa dell’assessore al Welfare Abelli nel caso dovesse privarsi del proprio esponente.

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