Caso Orlandi, arrestata la superteste

L’arresto della Minardi, ex compagna del boss della banda della Magliana, Renatino De Pedis, come si è appreso da ambienti investigativi, non ha alcun riferimento con la nuova inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. L’ex moglie del calciatore Bruno Giordano è finita ai domiciliari, all’interno di una comunità di recupero di tossicodipendenti, per scontare una condanna di sei mesi di reclusione per il reato di ricettazione, che risale al luglio del 2000. A stabilirlo è il tribunale di sorveglianza capitolino. La Minardi ha usufruito, per il calcolo della pena finale, dello sconto di tre anni garantito dall’indulto. Nella «somma» è stato conteggiato il periodo trascorso dalla donna sotto custodia cautelare. Il nome di Sabrina Minardi è legato all’inchiesta condotta dalla Procura di Roma sul rapimento di Emanuela Orlandi. La donna è il supertestimone grazie al quale gli inquirenti sono riusciti ad identificare e iscrivere nel registro degli indagati, a quasi trent’anni dalla scomparsa della Orlandi, tre persone.

Si tratta di Sergio Virtù, 49 anni, indicato dalla supertestimone come l’autista di fiducia di De Pedis, Angelo Cassani, 49 anni, detto «Ciletto» e Gianfranco Cerboni, 47 anni, detto «Giggetto». Nei suoi racconti il superteste ha fornito una ricostruzione su quanto accaduto dopo il rapimento della Orlandi.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica