Il caso Parlamentari contro il sindaco che è rimasta a Bruxelles

Il caso Parlamentari contro il sindaco che è rimasta a Bruxelles

Mentre il sindaco di Genova Marta Vincenzi, con mezza città sott’acqua e un probabile morto (si tratta di Paolo Marchini, operaio di Sestri Ponente di 44 anni di cui non si hanno più notizie da due giorni) è impegnata a Bruxelles tanto da non poter tornare tempestivamente a Genova, i parlamentari liguri di opposizione sono in prima linea a denunciare i soliti discorsi a vuoto che caratterizzano il governo cittadino. «Il sindaco - dicono Michele Scandroglio e Roberto Cassinelli - offende i famigliari del disperso ed i cittadini che hanno subito danni molto seri con ridicoli proclami sui meriti della giunta». «Ormai ogni dichiarazione del sindaco Vincenzi provoca rabbia e sconforto nei genovesi», dicono i deputati del Pdl commentando le affermazioni rilasciate dal primo cittadino in trasferta a Bruxelles. «Con quale coraggio - dichiarano i parlamentari - può il sindaco affermare che in questi anni sono stati fatti interventi e pianificazioni giusti, quando il ponente cittadino sta riemergendo dal fango solo dopo due giorni di intenso lavoro? Vada a spiegarlo ai residenti di Sestri Ponente, che certamente avranno qualcosa da dirle». Secondo Cassinelli e Scandroglio, «ancora maggiore rabbia suscita l'affermazione del sindaco secondo cui “morti e distruzione non ce ne sono stati”: sappiamo bene che c’è un disperso e, pur non perdendo la speranza, ci dicono che è molto difficile trovarlo vivo. L'uscita di Marta Vincenzi manca di rispetto a chi in questo momento prega per il ritrovamento del proprio familiare ed anche a chi ha avuto seri danni a causa dell'alluvione». «L'odierna visita genovese del sottosegretario Bertolaso - proseguono i parlamentari - è la garanzia dell'attenzione del Governo: chiederemo nelle sedi istituzionali competenti un aiuto concreto alla città ed agli altri territori della Liguria che hanno maggiormente patito i danni dell'alluvione».

Cassinelli e Scandroglio concludono chiedendo che le proprie dichiarazioni non siano fraintese: «sappiamo tutti che se piove non è colpa del sindaco - affermano - ma Marta Vincenzi poteva evitare di cogliere un'occasione tragica come questa per fare della propaganda».

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