Caso Penati, Bersani perde la testa e minaccia: "Querelo chi sospetta di me o del partito"
14 Settembre 2011 - 16:15Il segretario generale del Partito democratico non vuol sentir parlare di questione morale: "Sono fanfalucche incredibili. Se qualuno pensa che io abbia fatto qualcosa di illecito lo dica che lo querelo". E ribadisce: "Questa vicenda ha creato sofferenza, ma noi siamo diversi". Guarda il video
Caso Penati, tangenti, sistema Sesto. Pier Luigi Bersani non vuol sentir parlare di questione morale nel suo partito, anche se ammette che la situazione è grave: "Esiste l’esigenza di aprire sempre quattro occhi e vale il doppio per noi".
Eppure Filippo Penati non è certo un esponente minore all'interno del Partito democratico. Possibile che nessuno sapesse? Lo stesso Bersani ammette di averlo messo per un anno a capo della segreteria politica, ma, assicura, non c'era "nessuna ragione" per non farlo. Ora la situazione è cambiata: "Adesso è stato sospeso, non è temporaneamente un esponente del Pd. E mi pare che questo se non altro segnali il nostro rifiuto di esser messi nel mucchio".
Guai quindi ad accusare i vertici di partito di aver tollerato o coperto il "sistema Sesto". "Sento fanfaluche incredibili", dice il segretario generale Pd ospite a Ballarò, "Sento metter lì mezze parole, ma se qualcuno invece di girarci attorno pensasse che io o altri del mio partito abbiamo fatto qualcosa di meno che lecito, lo dica esplicitamente, si becca la sua querela e vediamo".
E continua a sostenere la differenza morale rispetto alla destra: "Noi abbiamo un elettorato giustamente ipersensibile, per noi è una vicenda dolorosa, ha creato sofferenza, ma spero venga fuori a poco a poco questa differenza". Del resto Bersani si fa baluardo del garantismo: "Berlusconi vada dai magistrati e si faccia giudicare. Se facesse un passo indietro per ogni inchiesta arriverebbe a Bari. Non faccio nè il giudice, nè l’autorità morale devo solo garantire che chi fa politica lo faccia con disciplina e onore.
E chi non è in condizione, fa un passo indietro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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