Il caso La sinistra si spacca per la guerra degli invalidi

La sinistra si era già spaccata qualche mese fa. E il Pd aveva perso un gruppetto di consiglieri comunali che hanno dato vita al «gruppo degli Ulivisti». Una ruggine evidentemente bella spessa che ha portato alla rottura. Adesso, nello stesso consiglio comunale della Spezia, viene però a galla un nuovo motivo di scontro tra gli ex compagni. E riguarda la vicenda dei pass per i disabili.
Il Comune invoca un giro di vite sulle concessioni, prova a ridurre il numero dei tagliandi, e presenta, su iniziativa del consigliere Pd Mauro Bornia e del collega Pdl Paolo Messuri, una proposta di delibera che rivede novità per il rilascio dei pass. A insorgere è Paolo Martinelli, capogruppo degli scissionisti ex Pd, che denuncia nel modo più plateale quello che ritiene un abuso commesso proprio dal consigliere Bornia e proprio in tema di utilizzo dei tagliandi per disabili.
Nella seduta di consiglio infatti, nel corso di una sospensione dei lavori, distribuisce sui banchi di tutti i colleghi delle fotografie che ritraggono auto che espongono due diversi tipi di pass, rilasciati da due Comuni diversi e utilizzati di fatto dalla stessa persona. Nella fattispecie il consigliere Bornia. Che disporrebbe cioè di un tagliando come invalido e di uno come presidente di un’associazione di invalidi. Al ritorno in aula il clima si surriscalda immediatamente. Alessandro Pollio, capogruppo del Pd, chiede al presidente di far ritirare immediatamente tutto il materiale distribuito. Anche il Pdl stigmatizza il metodo della denuncia. Ma Martinelli punta al sodo. «Ho solo distribuito foto che mi sono state date e che sono state già consegnate alle autorità, tanto che è in corso un’inchiesta - accusa - Anzi, la cosa grave è che gli accertamenti sono stati demandati alla polizia municipale della Spezia, che dipende dal sindaco. Eppure stiamo parlando di un consigliere comunale». La polemica si chiude con un’ammonizione formale rivolta dal presidente del consiglio Loriano Isolabella a Martinelli. E con la sospensione della seduta.
«Il problema di fondo però è un altro - attacca ancora Martinelli, a sua volta presidente dell’associazione mutilati e invalidi - Il Comune vuole togliere il pass a persone che ne hanno diritto per legge.

La delibera si dice voglia punire gli abusi dell’utilizzo, ma in realtà colpisce solo disabili che, per legge e per sentenze della Cassazione, avrebbero diritto al pass. Mentre proprio in Comune assistiamo ad abusi». Il caso tornerà in consiglio alla prossima seduta.

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