da Castellaneta (Taranto)
Lannuncio arriva direttamente da Roma: domani mattina i carabinieri del nucleo anti-sofisticazione (Nas) chiederanno allautorità giudiziaria di Taranto il sequestro conservativo degli impianti di distribuzione di gas medicali montati in vari ospedali italiani dalla ditta Ossitalia, lazienda che ha realizzato limpianto di diffusione dellossigeno nellUnità di terapia intensiva coronarica di Castellaneta. La notizia è stata resa nota dal comandante generale del Nas, Saverio Cotticelli, che attende lelenco completo dei lavori di installazione. Tra i più importanti ci sono quelli eseguiti in numerose strutture pugliesi, ma lazienda ha effettuato lavori anche nellospedale Le Scotte di Siena, dove sono state avviate indagini sulla morte di un paziente avvenuta il 27 febbraio scorso: un decesso che potrebbe essere stato provocato - è una delle ipotesi allesame della magistratura - da uno scambio dei tubi di ossigeno, protossido di azoto e aria compressa nel corso di un intervento.
Anche il ministro della Salute, Livia Turco, ha disposto unispezione nellazienda. La Ossitalia ha sede a Bitonto, quindici chilometri da Bari. È stata fondata nel 92 e nel corso dei primi cinque anni ha svolto attività di commercio al dettaglio di gas medicinali e industriali; poi, nel 97, la decisione da parte dei vertici dellimpresa di concentrarsi sullimpiantistica. Lanno seguente - come viene spiegato nel sito internet della società - lazienda passa alla produzione di dispositivi medici al servizio di enti ospedalieri pubblici e privati. Sempre nel sito è precisato che Ossitalia adotta un Sistema di gestione della qualità «come decisione strategica dellorganizzazione perseguendo obiettivi di miglioramento continuo e di completa soddisfazione del cliente»; inoltre, la società riproduce la certificazione ottenuta negli anni «come riconoscimento di qualità». Insomma, unazienda solida, che a marzo del 2005 ha trasmesso alla Asl di Taranto le certificazioni di conformità della realizzazione dellimpianto di Castellaneta alla normativa vigente.
La manutenzione dellimpianto dellospedale era stata invece affidata alla ditta Siram di Milano, attiva dal 1912 in tutta Italia.
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