Cassano arriverà? E Lippi sbotta: «Mi avete stufato»

Guai toccare un nervo scoperto, non è la settimana adatta. Anzi, per usare le sue parole, «è la settimana più importante di questi due anni di Nazionale». Sabato, a Dublino, Marcello Lippi vuole chiudere la pratica Mondiale, il resto gli interessa poco o nulla. Compresa l’infinita «crociata» dell’Italia pallonara per Cassano in nazionale. «Mi avete stufato», la risposta alla novecentesima domanda sulla nuova e scontata esclusione di Fantantonio dal gruppo azzurro. L’argomento lo infastidisce, è ormai evidente. Ma il ct invece di spiegare i motivi della sua scelta (che pure se impopolare non si può non rispettare, basterebbe conoscerne il perché) cita una frase di un altro uomo-simbolo dello sport italiano, quel Dino Meneghin che da presidente della Federbasket è alle prese con il tormentone Recalcati, tecnico dell’Italia dei canestri da tempo in bilico. «Rispondo come Meneghin», cerca di stemperare la tensione Lippi suscitando la risata dei presenti.
Qualcuno gli fa presente che Garrone, presidente della Sampdoria, avrebbe avuto rassicurazioni da Pezzotti, vice di Lippi in visita a Genova, sull’approdo del barese in azzurro. «Pezzotti è impazzito...», l’immediata risposta del ct viareggino. In attesa di chiarimenti con il suo collaboratore storico, c’è la conferma (se ce n’era ancora bisogno) che almeno nell’era Lippi le porte della Nazionale per Cassano resteranno chiuse.
Ora l’unico pensiero è conquistare la qualificazione al Sud Africa con una partita di anticipo. «Da oggi si parla solo di Nazionale e di chi è qui a Coverciano», il monito di Lippi che prende le contromisure sul rischio, da lui paventato un mese fa, che della partita dell’Italia non freghi niente a nessuno. «Se anche stavolta sarà come contro la Georgia, ve lo saprò dire a fine settimana, intanto metto le mani avanti». La sfida all’Irlanda del Trap dovrebbe, in teoria, suscitare un maggiore interesse proprio perché decisiva nel cammino degli azzurri. «È molto importante qualificarci sabato e non solo dal mio punto di vista - sottolinea Lippi -. Manca un punto, ma sarebbe un errore giocare a Dublino per il pareggio. Il pericolo c’è, comunque non temo nessun rilassamento. Basta che la squadra giochi come sa».
L’argomento del giorno, ovvero l’esonero dal Napoli di Donadoni (non uno qualunque, ma il ct azzurro tra le due ere del viareggino, ndr), lo liquida semplicemente con un «dispiacere e solidarietà personale per chi perde il posto di lavoro».

Più prodigo di elogi per gli Under 20 di Rocca («battendo la Spagna super favorita hanno mostrato che non esistono più nel calcio Davide e Golia, spero ci regalino altre soddisfazioni») e per le ragazze del volley («hanno sfatato il tabù degli sport di squadra, bravissime a confermarsi»). Lippi pensa già alla formazione per sabato: l’ItalJuve potrebbe perdere un pezzo, visto che Marchisio è alle prese con un ginocchio dolorante.

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