Cassano, fedelissimo della Samp, «scarica» Marotta e Del Neri

Cassano, fedelissimo della Samp, «scarica» Marotta e Del Neri

(...) Ma talmente attaccato alla società da scaricare anche senza troppi problemi Marotta ormai indirizzato alla Juve e attaccare mister Del Neri che sta nicchiando sul rinnovo del contratto. Ieri mattina a Milano per la presentazione del suo nuovo sponsor Diadora, il talento barese ha spaziato su molte tematiche, da Balotelli alla Nazionale parlando anche di Totti, ma il filo conduttore di tutta la conferenza è stata la Sampdoria e la grande voglia di Cassano di dimostrare a tutti quanto si senta blucerchiato dentro. Sin dalle prime parole. «Non importa se possiamo togliere lo scudetto alla Roma, io e i miei compagni pensiamo solo a regalare un traguardo che sarebbe storico ai nostri tifosi. E se segno esulterò, a Roma insultano me e la mia mamma. Però credo che abbia più possibilità di vincere l'Inter, proprio perché la Roma deve giocare contro di noi...». Poi il discorso si è spostato inevitabilmente sul prestigioso obiettivo Champions League: «Se le vinciamo tutte e quattro ci siamo, cercheremo di fare più punti possibili. Se poi dovesse arrivare l'Europa League sarà comunque un grande risultato». In mezzo, tanti elogi ai compagni: «Questa stagione stanno giocando tutti bene, da chi è stato sempre presente sino a chi ha giocato meno».
Cambia la musica quando si parla di mister Del Neri. Che i due non avessero un gran rapporto si era già capito dai tempi della Roma, ma ieri Cassano ha aggiunto un capitolo in più alle incomprensioni con il tecnico friulano. «Mi sono aiutato da solo, l'allenatore ha fatto le sue scelte, che io non condivido, ma l'importante è avere rispetto» ha detto parlando dei due mesi in cui non è stato convocato o è rimasto in panchina, aggiungendo anche: «Di sicuro non ero diventato una pippa, tanto che quando sono tornato titolare ho subito segnato in quasi tutte le partite». E quando gli è stato chiesto chi lo abbia aiutato a maturare in questa stagione, Cassano ha elencato praticamente tutti, dall'agente Bozzo al preparatore Tibaudi, sino al responsabile ufficio stampa Marangon e al team manager Ajazzone, «dimenticando» proprio Del Neri. Una volta fattoglielo notare, ha risposto: «Lui? Non so. Ma lo rispetto». E per non farsi mancare nulla, a proposito delle secondi cui voci il giocatore sarebbe uno dei principali sponsor di Roberto Donadoni alla guida tecnica dei blucerchiati, ha risposto: «Penso soltanto al presente. Con lui ho un buon rapporto, è un grande allenatore e per me è come un fratello maggiore. Lo stimo molto».
Alle esternazioni di Cassano, Del Neri ha replicato nel pomeriggio, con comprensione ma senza risparmiare critiche. «Antonio ha ragione, è ovvio che ogni giocatore non sia contento di stare fuori, ma la cosa fondamentale è che si faccia trovare pronto e giochi al massimo quando chiamato in causa. Così ha fatto lui in questo finale di stagione», questa la mano tesa del mister. Che poi diventa stoccata quando parla del periodo in cui lasciava fuori squadra il barese: «Potrei lamentarmi anch'io. Con un Cassano in forma in quel periodo avremmo avuto almeno cinque/sei punti in più».
Non è ancora tempo di parlare di futuro, con una Champions in ballo. Ma a fine stagione andranno regolati i conti tra i due perché se Del Neri ancora non ha rinnovato, il rapporto tra la società e Cassano non è in discussione. Tanto che dopo Garrone è lo stesso Cassano a liquidare il dirigente pronto ad andare via: «Marotta è ricercato dalla Juventus? Sono cose che non mi riguardano, l'importante è che io rimanga qui», spiega insensibile al possibile addio del dg.

E se da Torino facessero un'offerta anche per Pazzini? «Mi spiacerebbe perché lui è forte, ma vedrete che se andiamo in Champions sarà dura per tutti andare via». Se c'è qualcuno che non ha dubbi, è proprio Fantantonio: «Genova è una scelta di cuore e una scelta di vita».

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