Cassano, irresistibile quando non dorme

Per mesi, per non dire anni, il popolo degli stadi si è domandato se Cassano sia o non sia un fuoriclasse meritevole di giocare in qualsiasi squadra, inclusa la Nazionale. Gli argomenti a favore e a sfavore del calciatore doriano si erano fino a ieri equivalsi. E la disputa fra sostenitori e detrattori non aveva né vincitori né vinti.
In effetti Cassano è un talento e chiunque lo veda in campo se ne accorge dopo cinque minuti: tecnica raffinata, fantasia, colpi geniali. Tutta roba che delizia il palato dei buongustai del calcio. Il suo problema è il temperamento e la mancanza di equilibrio psicologico. Sicché la mezza punta (o mezzo centrocampista) non ha mai dato l’impressione di essere maturato.
Maturo o no che sia, quando lui tocca la palla è una goduria per tutti. Peccato non la tocchi spesso. Anzi, in alcune partite si dà da fare un quarto d’ora, ti illude di poter strapazzare gli avversari, poi invece scompare e magari si manifesta di nuovo, verso il termine della gara, con un passaggio smarcante o addirittura un gol. Quindi non sai più cosa pensare.
Chi lo ha allenato, come Fascetti, afferma che «il giovanotto è un istintivo e va preso per quello che è: un grandissimo semigiocatore che diventa irresistibile quando non dorme». L’unica certezza è che non soffre di insonnia.
La premessa inquadra spero il personaggio, ma temo che non lo decifri. Rimane un mistero quanto il ragazzo abbia nella testa, forse troppo poco per consentirgli di essere ciò che potrebbe essere se non lo fosse solo a sprazzi. E allora?
Allora si dà il caso che la Sampdoria nelle ultime sette giornate non avesse mai vinto, nonostante Cassano, al quale ieri Del Neri ha rinunciato con la seguente motivazione: è stanco, e dopo aver collezionato sessanta presenze gli conviene riposare un turno.
La pausa ha fatto bene a lui e alla squadra che finalmente è tornata a guadagnarsi tre punti in classifica. Dal che si deduce che questa settimana bisogna dare il Bamba a Cassano per aiutarlo a non esserlo più.