Con i cortei arrivano anche le reazioni politiche che fanno eco alla riforma dellIstruzione alla quale sta lavorando per il governo il ministro Maria Stella Gelmini. Scatenata la Sinistra che, sulle manifestazioni che si sono tenute ieri a Genova e sulla «Notte bianca» anti ministro che si è svolta questa notte in contemporanea in diverse città italiane (tra cui il capoluogo ligure), attacca loperato del Governo.
Parte la Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani che sostiene apertamente tutte le mobilitazioni degli studenti e dei precari dellUniversità. Questo mentre gli insegnati della scuola elementare «Daneo» fanno appello (affidando il messaggio con preghiera di inoltrarlo via mai al maggior numero possibile di destinatari ad Andrea Tosa, leader dei Cobas del Comune di Genova) a tutti i lavoratori della scuola chiedendo di aderire massicciamente agli scioperi del 17 e del 30 ottobre. Per queste due date gli insegnanti vorrebbero riuscire a chiudere la scuola chiedendo ai sindacati di sostenere entrambi gli scioperi.
Intanto genitori con sacchi a pelo si attrezzano per passare la notte nella scuola elementare Anna Frank, a Castelletto, mentre altri papà e mamme tengono assemblee con gli insegnanti delle scuole del centro-levante allelementare De Scalzi, a Brignole. Fuori della De Scalzi è stato appeso il cartello «scuola aperta perché la scuola pubblica non sia ridotta a un fantasma». Dentro la palestra adulti e bambini hanno dato vita a unassemblea con lintervento del presidente regionale dellAssociazione biblioteche e direttore della biblioteca per i ragazzi De Amicis, Francesco Langella, che ha rimarcato come la biblioteca viva in simbiosi con le scuole e ha concluso: «Tenete duro».
«Gli insegnanti sono in prima fila non lottiamo per il nostro stipendio ma per la qualità della scuola», ha detto alla Anna Frank linsegnante Norma Bertullacelli. Ad attaccare la riforma sulla scuola anche lassessore regionale allimmigrazione Enrico Vesco che interviene sulla mozione della Lega Nord approvata ieri alla Camera dei deputati e finalizzata alla creazione di classi separate destinate a bambini figli di immigrati. «Un provvedimento che ricorda la segregazione razziale - dichiara Vesco -, irrazionale e incostituzionale perché trasforma la scuola in privilegio».
Intanto i giovani dei Comunisti italiani chiedono «che vengano sostenute anche dai professori» le manifestazioni studentesche per «bloccare la politica fascista del governo che è sempre più dalla parte dei pochi ricchi e sempre meno dalla parte dei più bisognosi». Nel dibattito sui precari interviene anche il capogruppo in Regione di Alleanza Nazionale Gianni Plinio che ha scritto al presidente della Camera Fini.
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