Cronaca locale

Il Castello apre a Rodrigo Alfonso e al suo flamenco

Dalle 21 ballerini e recital di poesia nel cortile Rocchetta

Roberto Zadik

Stasera, al Castello Sforzesco, ad intrattenere i milanesi ci saranno l’energia e la vitalità della Spagna e del flamenco.
Dalle 21 in poi, presso il Cortile della Rocchetta, si terrà lo spettacolo: La Luz De la Noche (La luce della notte) dedicato al ballo e alla notte. Al centro della manifestazione ci saranno i ballerini della Rodrigo Alonso Ensemble che concluderanno la fortunata serie di appuntamenti Serate al Museo iniziata lo scorso 28 giugno e promossa dall’assessore alla Cultura Stefano Zecchi.
Nel corso della performance, la compagnia di danzatori italo-iberica coinvolgerà il pubblico portando sul palco il folklore iberico con canti e danze, a suon di nacchere e chitarre. La Spagna e le sue tradizioni rivivranno attraverso l’esibizione di questo gruppo affiatato e «misto».
Infatti all’interno della formazione, capeggiata dallo spagnolo Rodrigo Alonso, famoso in patria anche come solista e attore, militano artisti italiani di origine spagnola.
Primi tra tutti la torinese Elisa Diaz e la napoletana Maria Ungaro Mottola. E proprio la Mottola, curatrice della serata, si lancerà assieme agli altri componenti in appassionanti numeri di danza, orchestrati da solidi strumentisti come il chitarrista Juan Caballero che pizzicando le corde accompagnerà la voce dalla cantante andalusa Charo Martin.
Tanta musica, vitalità e poesia. Accanto alle danze verranno declamati una serie di componimenti scritti da grandi autori della letteratura spagnola e sudamericana in genere.
La fisicità del ballo e il romanticismo della poesia formeranno un tutt’uno fondendo la parola ai passi del flamenco. I versi verranno letti dall’attrice Maria Eugenia D’Aquino che con espressività declamerà frammenti tratti da scritti di Garcia Lorca, Luis Cernuda e Pedro Salinas, autore della Luz de la noche, poema che ha dato il titolo a questa serata. Componimenti aventi come tematiche principali la notte, la chitarra e la magia delle emozioni.
Insomma un’opportunità da non perdere per riscoprire la cultura spagnola e la tradizione secolare del flamenco attraverso l’esibizione di una compagnia di artisti che più volte hanno calcato le scene del nostro Paese.

Come, Maria Ungaro Mottola, che è salita sul palco di molti teatri italiani tra cui il teatro Smeraldo.

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