Castro e Olafsson documentano il lavoro degli emigrati in Italia

Libia Castro e Olafur Olafsson, spagnola lei e islandese lui, sono la coppia artistica che lavora insieme dal 1997. Espongono fino al 16 maggio alla Galleria Riccardo Crespi, in via Mellerio 1, per la mostra a cura di Gabi Scardi. Si tratta di un’arte che utilizza il video dal sapore documentaristico come supporto principale, cui si unisce, però, anche la musica. Nel music-video «Caregivers», ad esempio, si documenta il lavoro delle badanti, tutte emigrate in Italia, in uno scenario urbano: a diretto contatto con gli anziani, viene raccontato con le immagini il loro modello di vita e il loro operare. Il tutto è reso ancora più significativo dalla musica, appositamente composta da Karòlìna Eirìksdòttir, che accompagna e insieme conferisce ulteriore valore alle immagini che scorrono. «Noi non ci consideriamo dei giornalisti. Siamo anzitutto interpreti, aristi - dicon- . Che i nostri video abbiano anche l’aspetto di un documentario, poi, è una conseguenza, ma non l’intento». Oltre all’altro video in mostra, sempre sul tema dell’imigrazione, in cui viene illustrato il lavoro sempre di emigrati che lavorano in una grande azienda di pesce del nord Europa, in una terza sala, su piccolo schermo, ulteriori personaggi raccontano la propria vita.

Se le loro voci provengono dalle pareti laterali della galleria, occupa la scena, in centro, un grande parallelepipedo di specchi che si muove nello spazio al passaggio dei visitatori: «Il loro lavoro mi piace perchè è espressione di libertà - dice Gabi Scardi - in cui interagiscono due o tre linguaggi differenti: il reportage giornalistico, il documentario, la ricerca artistica delle immagini, oltre all’aggiunta importante della musica» (info: www.riccardocrespi.com, 02-89072491).

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