Caustiche sfide d’amore tra donne e uomini

Possiamo già dirvi che il nostro preferito è L’orso, il primo racconto. Perché la morale non è che ad essere punito sia il maschio (il maschio umano, poi, perché il maschio animale ne trae gran giovamento. Ma andiamo con ordine), bensì perché ad essere fuori dal gioco è chi non ama. La prima firma della raccolta di tredici racconti degli scrittori e scrittrici di McSweeney’s, cioè Donne e uomini e altre storie d’amore, appena pubblicata da Mondadori (pagg. 164, euro 18, trad. Elena Orlandi) è quella di Tom Lombardi. Che certo non potrà competere, almeno in Italia, in popolarità con Roddy Doyle o Joyce Carol Oates, tra gli altri cognomi illustri dell’elenco. Eppure con il suo orso conquista alla lettura di tutti i racconti successivi.
L’idea non è nuova, un animale parlante. Che però sorprende nel bel mezzo della foresta durante una gita di coppia la temeraria Lois, che si era avventurata a far pipì in solitudine. All’orso piace il suo odore e non resiste: le parla. E le parla soprattutto di Gary, il suo uomo: li ha visti fare l’amore spiandoli da fuori la tenda e la faccia di lui non gli è piaciuta per niente. «Sembrava che provasse dolore, che stesse soffrendo, in realtà. Tu eri molto elegante, fra parentesi, ma con la testa eri da un’altra parte». Se l’orso è anche un po’ terapista di coppia va a finire che una femmina si preoccupa molto meno del fatto che l’animale parli che non di quel che dice. E magari capita pure che si innamori un po’. O quantomeno che cominci a trovare accettabile che il nuovo venuto si sbarazzi, nel modo in cui può esserne capace un orso, del fidanzato cialtrone. E via così: a ogni racconto la differenza tra uomini e donne nella visione della vita, non solo zoologica, appare così straziante, caustica, insanabile che siamo di nuovo grati a Dave Eggers per aver fondato, ormai dodici anni fa, quella rivista letteraria «sperimentale» e casa editrice indipendente (date ogni tanto un occhio alle anticipazioni del sito mcsweeneys.net) chiamata McSweeney’s, di cui minimumfax aveva in passato già pubblicato due volumi di testi selezionati.

David Foster Wallace, Rick Moody, Jonathan Lethem, Zadie Smith, William Vollmann, ma anche Michael Chabon, Stephen King, George Saunders, Michael Ian Black e, appunto, Joyce Carol Oates, oltre alla moglie di Eggers, Vendela Vida, sono tra i nomi scoperti o che hanno dato lustro alla testata: «Un giornale creato da gente nervosa in relativa oscurità e pubblicato quattro volte l’anno», come a suo tempo l’autore de L’opera struggente di un formidabile genio aveva definito un «esperimento» divenuto ormai un culto tra i lettori di mezzo mondo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica