«Cauzione per i cortei? Un privilegio da ricchi»

Era legittima per cambiare le regole dell’economia

«Cauzione per i cortei? Un privilegio da ricchi»

Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e polizia locale del Comune un commento sulla manifestazione di Roma
«È chiaro che la manifestazione affrontava un tema grave come la crisi economica mondiale e le responsabilità del sistema economico, che sta cambiando troppo lentamente le sue regole. Anche il Papa nella sua Enciclica lo dice: bisogna cambiare le regole dell’economia. La ricchezza concentrata nelle mani del 10% della popolazione è una grave ingiustizia»
Assessore stiamo sviando dal tema...
«No, non possiamo far finta di non capire il senso della protesta, più che legittima»
Tornando ai fatti di sabato...
«C’è stata una strumentalizzazione da parte di chi usa la violenza come sistema ordinario. L’uso della violenza non è giustificabile in nessuna manifestazione, più che altro si deve ragionare su come è stato gestito l’ordine pubblico: non si è riusciti a bloccare sul nascere le violenze. E poi ci sono state infiltrazioni».
Il ministro Maroni richiama le manifestazioni degli anni Settanta, quando «il servizio d’ordine era organizzato ed efficiente»...
«Questo è vero fino a un certo punto. Nel ’68 non mi sembra che i cortei fossero poi così pacifici...»
Cosa possono insegnare a Milano per il futuro gli scontri di Roma?
«Beh.. anche a Milano abbiamo avuto due cortei, venerdì gli studenti e sabato gli indignati, tutto si è svolto in maniera pacifica»
Lanci di spazzatura a parte...Molti milanesi, in primis i centri sociali, sono andati a Roma
«Certo, comunque credo che l’ordine pubblico vada gestito in maniera preventiva».
In che senso?
«Portando avanti un lavoro di intelligence, controllando le persone potenzialmente pericolose, individuando le situazioni di tensione sul nascere».
Sono passati dieci anni da Genova, quell’esperienza non ha insegnato nulla su come gestire violenze del genere?
«Penso che il ministero dell’Interno debba lavorare in maniera preventiva. Come? Individuando gruppi di violenti e separandoli dai pacifici. C’è anche da distinguere tra gruppi che ricorrono alla provocazione e i violenti: un conto è attaccare manifesti e lasciare qualche scritta sui muri, e un altro distruggere tutto quello che si trova lungo il cammino. Come polizia locale sabato siamo rimasti in contatto costante con il questore e il prefetto, che sono competenti»
Il capogruppo della Lega Matteo Salvini chiede che i cortei in centro siano autorizzati solo previo deposito cauzionale di almeno 100mila euro.
«Non si può limitare il diritto a manifestare, garantendolo solo a chi ha 100mila euro. Non è così che si risolve il problema, anzi lo si acuisce. Le tensioni politiche di questo tipo si esasperano limitando la libertà di manifestare, che io non condivido assolutamente».
Ma chi ripaga dei danni negozianti, banche o cittadini?
«Ci sono strumenti che consentono di effettuare i dovuti controlli, identificando e isolando i responsabili, bloccandoli e aiutando la giustizia a fare il suo corso.

Insomma bisogna punire i colpevoli, non il diritto democratico di manifestare».
Alcuni centri sociali, Zam e Corsari in testa, hanno organizzato pullman per Roma...
«So che la questura ha fatto i dovuti controlli. Quando gli autonomi milanesi si muovono, vengono monitorati».

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