Una quindicina di ore dopo lannuncio di Guido Bertolaso del piano per risolvere la nuova emergenza rifiuti in Campania, sono iniziati i lavori alla Cava Sari di Terzigno. Ieri mattina, infatti, sono state avviate le operazione di copertura con terreno vegetale dei rifiuti per eliminare i miasmi che si propagano anche oltre Terzigno, nei vicini Comuni di Boscoreale e Boscotrecase. E proprio il nauseabondo fetore proveniente dalla discarica e lipotesi di aprire un secondo sito a Terzigno avevano scatenato la proteste dei cittadini. Il piano Bertolaso, respinto dai sindaci dellarea vesuviana, prevede la sospensione dei conferimenti nella discarica per tre giorni durante i quali dovranno anche essere avviati i prelievi tecnici necessari per gli accertamenti di natura sanitaria e ambientale. Oggi o domani verranno anche eseguiti i prelievi dei campioni cui parteciperanno i periti delle istituzioni e quelli dei comitati anti discarica.
«Nella cava - ha detto ieri Bertolaso in prefettura annunciando linizio della bonifica con i primi camion di argilla - abbiamo trovato del percolato, ma non credo che siano stati superati i limiti di legge. Cè anche limpianto per il biogas che serve a eliminare la puzza e fare soldi, si tratta di farlo funzionare». Quanto allapertura della seconda discarica di Terzigno, Bertolaso ha escluso che sia vicina.
Alla riapertura, nella cava Sari potranno essere conferiti solo i rifiuti provenienti dallarea vesuviana, in cui vivono circa 518 mila abitanti. La spazzatura proveniente da Napoli, contrariamente a quando è avvenuto fino a qualche giorno fa, sarà indirizzata verso gli impianti Stir (ex Cdr) di Giugliano e Tufino e quindi nel termovalorizzatore di Acerra.
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