Caviezel concede il bis per celebrare Cristo

Caviezel concede il bis per celebrare Cristo

La musica sacra continua a fare da colonna sonora alla Settima Santa. Si rinnova, infatti, l’appuntamento con il Festival di Pasqua. Dal 5 al 12 aprile le basiliche romane saranno teatro o meglio, auditorium di un’interessante rassegna dedicata alla musica ispirata da Dio. La punta di diamante di questa dodicesima edizione sarà Christ dell’americano Andrew T. Miller. Appuntamento che chiuderà la manifestazione domenica 12 nella basilica dell’Ara Coeli (20.30) e che verrà trasmesso in mondovisione. Con questa opera Hollywood sbarca direttamente a Roma, voce narrante sarà James Caviezel protagonista del film di Mel Gibson La passione di Cristo. Si tratta della prima rappresentazione in Italia ma lo spettacolo è stato già portato in giro per l’America e l’Europa. Il cast è tutto a stelle e strisce e comprende il baritono Douglas Webster, proviene da New York e annovera artisti del cinema e dei musical di Broadway, come Michael York, Louis Gossett, Elin Manahan Thomas, Vivica Geneax. Un festival, che non è nuovo a partecipazioni di qualità vantando l’adesione in passato di artisti del calibro di Monserrat Caballè, Jose Carreras e Renato Bruson. Con il Patronato della Pontificia commissione per i beni culturali del Vaticano, il festival come sempre si apre la domenica della Palme e si snoderà per tutto l’arco della settimana santa.
Tradizione e innovazione questo il filo rosso che intesse il cartellone. Ad aprire la manifestazione un concerto per la pace e il dialogo, due cantate di Bach eseguite dall’Orchestra Collegium Musicum a Santa Andrea della Valle domenica 5 (ore 20.30). L’unione di Oriente e Occidente la chiave di volta del Canticum Canticorum di Giovanni Pierluigi da Palestrina, una vera e propria riscoperta del testo tratto dall’Antico Testamento. Nel programma quest’anno è stato dato un posto d’eccezione a Georg Friedrich Haendel e Franz Joseph Haydn. Del primo ricorre il 250esimo anniversario della morte. Il Trionfo del tempo e del disinganno è l’opera scelta per celebrare questo anniversario (basilica di Santissimi Apostoli martedì 7 alle 20.30, non lontano da dove venne eseguito per la prima volta nel 1707). Sempre quest’anno cade il bicentenario della morte di Haydn. In suo onore si potrà ascoltare sabato 11 aprile alle 20 nella basilica di Sant’Anselmo Le ultime sette parole di Cristo in croce eseguito dall’orchestra da Camera del festival di Pasqua. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito e per chi non riuscirà a entrare nelle basiliche verranno sistemati dei maxi schermi all’aperto.

Una chiusura che è un arrivederci al 26 giugno quando l’organizzazione del Festival di Pasqua metterà in scena San Paolo di Sergio Rendine. Una prima assoluta in mondovisione a chiusura dell’anno Paolino indetto da Benedetto XVI.

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