Le lacrime del ministro Melandri poi il commento a caldo di Romano Prodi: «Sono molto dispiaciuto, perché ci contavo... - dice da Seul -. Ho appreso la notizia per sms e ho sussultato... Una volta tocca a te, una volta tocca a me...». Se i senatori di Fi, Antonio Gentile e Maria Burani Procaccini chiedono le dimissioni della Melandri, la portavoce nazionale di Forza Italia, Elisabetta Gardini, non chiede dimissioni ma qualcosaltro: «Fare il ministro dello Sport non significa solo entrare negli spogliatoi dei calciatori, rilasciare interviste o applaudire la nazionale di calcio. Dopo questa figuraccia ci aspettiamo almeno le scuse del ministro Melandri... Il ministro ha la delega anche ai Giovani. Si rende conto di quante opportunità di lavoro abbiamo perso per i nostri ragazzi?». «Non diano la colpa allo scandalo di Calciopoli» sottolinea Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Fi. «Evidentemente l'attivismo della Melandri non aiuta lo sport italiano» è il commento di Maurizio Gasparri di An; «Ora aspetto che gli esponenti del governo di sinistra ci vengano a dare la notizia a bordo di un pullman scoperto... » ironizza La Russa ricordando l'atteggiamento del governo durante la festa mondiale. «È un'altra botta al prestigio italiano. Dopo At&t, ecco l'ennesima catastrofe... », tuona l'azzurro Maurizio Lupi. Mentre il capogruppo Udc Luca Volontè: «Non siamo più buoni neanche per far giocare a pallone... ». «Ringraziamo il prefetto di Roma per il magnifico spot promozionale» è l'opinione espressa dal deputato della Lega Nord, Davide Caparini, alludendo agli scontri in Champions.
Nell'Unione, d'altra parte, pur sottolineando la «delusione» per la sconfitta, si respingono le accuse del centrodestra. Pietro Folena (Prc) e Massimo Donadi (Idv) le definiscono «ridicole», mentre il sottosegretario allo Sport Giovanni Lolli sottolinea come Calciopoli e i recenti episodi di violenza negli stadi «bene non hanno fatto».
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