Cecina, «Il genio e la macchina» Omaggio a Bizzarrini e Lampredi

Telai e motori per modelli di Ferrari, Lamborghini, Alfa Romeo Giulietta, Fiat Abarth, il motore bialbero Fiat «Lampredi» montato su tutti i modelli Fiat e Lancia dal 1966 al 2000, un’infinità di prototipi che hanno visto la luce tra gli anni ’60 e ’70. Sono alcune realizzazioni di due grandi geni dell’auto italiana del Dopoguerra, Giotto Bizzarrini e Aurelio Lampredi, a cui la Fondazione culturale Hermann Geiger ha dedicato una mostra dal titolo «Il genio e la macchina, Bizzarrini e Lampredi. Due storie dell’auto italiana», aperta fino al 13 settembre a Cecina (Livorno). Sono esposte alcune delle macchine di maggior successo commerciale di Bizzarrini e Lampredi. Tra queste la Fiat 125 Special, la Bizzarrini 5300 Strada, la Ferrari 250 GT Pininfarina, la celebre auto del commissario Armando Spatafora, conosciuto anche come il «poliziotto con la Ferrari» famoso nei primi anni ’60, la Fiat Dino spider e la mitica Fiat Abarth 131 «Livrea Alitalia».

Poi una vera rarità, la «Macchinetta», pezzo unico, antesignano delle moderne city-car, realizzato da Bizzarrini nel 1953 trasformando il telaio di una Topolino 500 spider e potenziando il motore che poteva così raggiungere i 145 chilometri orari.

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