Censura sui Giochi: il Comitato olimpico complice di Pechino

Accordo segreto tra vertici dello sport mondiale e Cina per nascondere le informazioni ostili al regime. Proteste e richieste di dimissioni

da Pechino

Una distrazione, una falla nella fitta rete dei controlli cinesi per la realizzazione delle «Olimpiadi armoniche» e un minuto dello spettacolo top secret per l’apertura dei Giochi è già in rete. A raggirare la censura di Pechino è stata una troupe della tv sud-coreana SBS, che è riuscita a riprendere, forse con un telefonino, parte delle prove generali della manifestazione inaugurale, mandando su tutte le furie lo staff degli organizzatori cinesi; ai quali il Comitato Olimpico Internazionale non ha potuto che manifestare solidarietà. Il filmato, finito poi su Youtube, mostra un’esibizione di arti marziali, abbellita da un’enorme sfera rossa posta al centro del National Stadium. Lo spettacolo, che vuole ripercorrere secoli di storia della Cina, è stato curato dal pluri-premiato regista Zhang Yimou, noto anche in Occidente per film come «La tigre e il dragone».
Non sembrano invece preoccupati i giornalisti che hanno violato la segretezza della cerimonia. «Siamo entrati e non ci hanno fermato», si sono limitati a dichiarare.

Il kolossal olimpico, che andrà in scena interamente solo l’8 agosto, sarà animato da diecimila figuranti che hanno lavorato per tre anni avvolti dal massimo riserbo. I biglietti per lo spettacolo, esauriti da tempo, sono molto richiesti al mercato nero: un posto da 5mila yuan è rivenduto a 210mila (da 500 a 21mila euro circa).

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