Centinaia di falsi poveri per non pagare il ticket

Una maxitruffa alla Asl Rm H, quella dei Castelli Romani, è stata scoperta dalle Fiamme gialle di Frascati, al comando del maggiore Roberto Prosperi. In pratica, i finanzieri indagando sui conti «in rosso» dell’azienda sanitaria locale, si sono resi conto che un numero molto elevato di cittadini approfittava del sistema delle autocertificazioni per frodare il sistema sanitario nazionale. Come? Dichiarando di essere al limite dell’indigenza, omettendo di certificare redditi e proprietà, pur di poter godere dell’esenzione dal ticket per ricoveri e prestazioni mediche e ambulatoriali. Un modus operandi adottato da almeno un centinaio di pazienti-utenti (tutti denunciati per falso ideologico e truffa) che andava avanti da tempo e che, facendo quasi sicuramente leva sulla compiacenza di alcuni dipendenti interni, permetteva a numerose famiglie di aggirare il pagamento della «tassa sulla salute». «Per usufruirne - spiegano gli inquirenti - d’altronde basta compilare il modulo e apporre la propria firma, quella dei genitori per i figli e dei tutori per gli anziani non autosufficienti. Queste persone che hanno dichiarato il falso per avere agevolazioni destinate ai meno abbienti, hanno erronemaente creduto di non potere incappare in controlli. Di poter agire impunemente». Al contrario, scartabellando fra centinaia di pratiche, gli uomini del capitano Lucio Vaccaro hanno portato alla luce vistose anomalie.

Soprattutto, fra i nominativi degli «indigenti» comparivano persino quelli di rispettabili professionisti della zona, ma anche di commercianti e imprenditori con le loro mogli e figli, con tutt’altro che problemi di natura economica. A dichiarare lo stato di disoccupazione o il fatto di non riuscire ad avere un reddito minimo anche sessantenni pensionati.

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