Roma

Cento anni d’arte: Villa Massimo festeggia il secolo

Oggi l’Accademia Tedesca di Roma compie un secolo di vita. L’occasione è da registrare. E i responsabili della prestigiosa istituzione culturale tedesca la celebrano con una festa in programma questa sera nella sede stessa dell’accademia: Villa Massimo al Nomentano (via di Villa Massimo 1). A fare gli onori di casa sarà il ministro della Cultura tedesco Bernd Neumann. Fitto il programma della giornata che culminerà con la tradizionale Festa dell’Estate che quest’anno propone un programma ancora più ricco. Il viale degli artisti offrirà, tra letteratura, architettura, pittura, fotografia, design e musica, un’ampia rassegna d’arte. Sarà aperta la mostra «Soltanto un quadro al Massimo: Giulio paolini e Candida Höfer». In tarda serata la Festa proseguirà nel parco con i suoi lecci, cipressi e pini secolari con un deejay set condotto da Alva Noto (Berlino) e Tony Shafrazi (Roma). Prima dell’appuntamento danzante il viale degli artisti farà da sfondo alla mostra dei borsisti dell’accademia. Ed è proprio nel segno dell’arte che è nata l’accademia. Nel 1910 Eduard Arnhold, commerciante all’ingrosso di carbone e collezionista d’arte contemporanea, acquistò una porzione di quasi quattro ettari della Villa, un tempo di proprietà dei principi Massimo. Poi incaricò l’architetto Maximilian Zurcher di costruire nell’antico parco dieci atelier-alloggio ampi e luminosi e un edificio centrale per ospitarvi l'accademia romana di artisti tedeschi, e darla in dono allo Stato Prussiano. Lontano dalla tradizionale vocazione delle accademie, Villa Massimo si pone semplicemente come luogo dove gli artisti tedeschi possono godere di un soggiorno a Roma libero da preoccupazioni e fruire di condizioni lavorative quanto mai generose. Ovviamente le vicende storiche hanno lasciato tracce nella storia dell’istituzione, la duplice chiusura nel Novecento ne è una testimonianza. Tuttavia Villa Massimo è sempre stata solamente un luogo d’arte. Anche nei suoi anni italiani, dal 1945 al 1956, hanno vissuto tra le sue mura artisti, i migliori che si possa immaginare: Gallo, Caron, Mazzacurati e Guttuso. Tra i viali del parco hanno passeggiato Pablo Picasso e Pablo Neruda. Anche Ingrid Bergmann è stata qui, come pure Gina Lollobrigida e Sophia Loren, che hanno posato per gli scultori.
Villa Massimo oggi è un’istituzione ben inserita nella vita culturale romana .

Tre volte l’anno i borsisti aprono i loro studi per mostrare ad un pubblico interessato alla cultura lo stato del loro lavoro.

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