Cento ghisa in strada contro gli abusivi

Una task force contro gli abusivi. Circa cento agenti distribuiti tra i cinque maggiori mercati del sabato, Papiniano, Benedetto Marcello, Fauchè, Osoppo e Lagosta. Ieri anche il vicesindaco Riccardo De Corato ha fatto un blitz tra le bancarelle per verificare il dispositivo messo in campo da qualche settimana per dare una stretta al fenomeno degli irregolari. «Mi sembra che funzioni bene, di abusivi qui non ce ne sono - ha ammesso De Corato perlustrando il mercato di via Benedetto Marcello -, è chiaro che non riusciamo garantire la stessa presenza su tutti i dodici mercati perché abbiamo a disposizione cento vigili e non si può fare di più». Al momento quindi il Comune punta a regolarizzare «le situazioni dove la presenza degli abusivi è più aggressiva. Diamo un segnale e man mano sposteremo gli uomini anche sugli altri mercati del sabato».
È l’occasione per fare un bilancio anche sulle nuove ordinanze per via Padova a una settimana dall’adozione. Poche, circa sei al giorno, le sanzioni che i ghisa hanno staccato nei confronti di quei commercianti che non hanno rispettato i nuovi orari imposti dal sindaco Letizia Moratti per governare un quartiere a rischio, specialmente dopo i violenti scontri tra comunità straniere lo scorso gennaio. «I numeri - riferisce il vicesindaco - ci dicono che sostanzialmente i titolari hanno rispettato il coprifuoco. È chiaro, e me ne rendo conto, che qualche problema c’è, ma abbiamo già chiarito che si tratta di un provvedimento sperimentale che verrà rivalutato ed eventualmente corretto dopo il 31 luglio».
Ristoranti e bar della zona hanno protestato per la chiusura anticipata a mezzanotte e temono pesanti ripercussioni sul bilancio aziendale. «Vogliamo vedere come si assesta questa ordinanza, se dà dei benefici reali, altrimenti si torna al vecchio orario» assicura De Corato.
«A oggi - riferisce - io non ho avuto la percezione che ci sia una forte protesta di tutti i commercianti di via Padova, ma che sia una cosa limitata. Comunque vedrò i commercianti e possiamo fare dei ragionamenti per la parte di via Padova dopo il ponte dove c’è una realtà che non è di così forte presenza di attività etniche. Si potrebbe fare una deroga per loro, ma è tutto da vedere». Dopo appena una settimana ammette che è presto fare bilanci (e sbilanciarsi sulle modifiche) ma «vediamo dopo almeno un mese, a me dispiace, non deve chiudere nessuno e soprattutto le attività milanesi visto che sono rimaste già così poche». Nel mirino dell’ordinanza ci sono infatti soprattutto i phone center, negozi di kebab e centri massaggi che prima della stretta lavoravano 24 ore su 24 e creavano assembramenti pericolosi davanti alle vetrine.
Sempre i vigili infine ieri hanno messo a segno un sequestro di merce contraffatta a Chinatown, si tratta della cinquantesima operazione dal 2008 nel quartiere su questo fronte.

In un negozio di elettronica in via Lomazzo hanno trovato nascoste sotto il bancone un centinaio di cover per cellulari con il marchio falso. I due titolari cinesi, marito e moglie sui 50 anni, insieme al figlio sui trenta, sono stati denunciati per detenzione e vendita di materiale contraffatto.

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