Gli infiltrati di Stato. Non va alla manifestazione di Vicenza, sinchina al diktat di Romano Prodi, ma il sottosegretario allEconomia Paolo Cento (Verdi) prepara una risposta preventiva ai possibili momenti di tensione che secondo informazioni dintelligence - e in base a quanto ha dichiarato il ministro dellInterno Giuliano Amato - potrebbero andare in scena domani, al corteo di Vicenza contro la base americana. Cè il rischio «infiltrati». Ma da apparati dello Stato, dice. Cento fa parte di quei politici «vorrei ma non posso», che avrebbero sfilato volentieri a Vicenza, ma sono stati invitati dal premier a non farlo.
Costretto a rimanere in poltrona, avverte: «Io so che esiste sempre la possibilità di veder comparire, allimprovviso, qualche infiltrato. Pezzi di istituzioni contrari ai movimenti che lavorano per creare incidenti». Pezzi di istituzioni. Una dichiarazione che ha reso Cento ieri protagonista del giorno. In negativo per lopposizione. Ma anche per «pezzi» di maggioranza.
Il sottosegretario dei Verdi rievoca le teorie care alla sinistra degli anni Settanta sugli apparati deviati dello Stato, mentre il «nume tutelare» del Pci Pietro Ingrao definisce «quattro sciaguratelli» gli arrestati dellinchiesta contro le nuove Br del nord Italia. Secondo Ingrao non esiste «nessuna correlazione tra il corteo contro la base e gli arresti di questi giorni».
E non è lunico a sinistra a voler «ridimensionare» linchiesta antiterrorismo e gli allarmi di Amato. Il manifesto, quotidiano comunista, ha titolato ieri il giornale: «Baccalà alla vicentina», scrivendo che «il ministro degli Interni sproloquia in Parlamento». Mentre lex capo di Prima Linea e ora deputato della Rosa nel pugno, Sergio DElia, riconosce la «brillante operazione di polizia», ma avverte: «Cè il rischio di una sopravvalutazione mediatica del fenomeno. Sono residuali rispetto alle vecchie Br. È ora che venga soddisfatta la verità sugli anni di piombo. Finora abbiamo avuto soltanto una verità di piombo».
Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture e leader dellItalia dei Valori, definisce Cento «irresponsabile»: «Credo che le affermazioni del sottosegretario Cento segnalino lesigenza di un chiarimento politico in seno alla maggioranza», avverte Di Pietro. A parere dellex Pm «atteggiamenti» come quelli del sottosegretario dei Verdi sono «pericolosi, perché possono rafforzare in certe frange idee estremiste, eversive e violente».
Il presidente dei senatori della Lega, Roberto Castelli, presenterà uninterrogazione rivolta al ministro Amato per avere «un chiarimento» sulle parole di Cento, «di una gravità inaudita»: «O Cento lha sparata grossa, e allora è un irresponsabile a gettare fango sulle istituzioni a cui lui stesso appartiene, oppure sa qualcosa e allora deve parlare».
\
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.