«Ci siamo prima di tutto noi, con legittime ambizioni a diventare candidati alla presidenza della circoscrizione»: lappello, forte e chiaro, parte da un gruppo di consiglieri della Casa delle libertà nel parlamentino di Centro Est dopo la diffusione di «sussurri e grida» che riguardano la presunta investitura di candidati «esterni» con lavallo di autorevoli esponenti del centrodestra. I giochi, insomma, non devono essere decisi dallalto - questo il senso di una lettera inviata ai dirigenti comunali di An, Forza Italia, Lega, Lista Biasotti e Udc -, ma è necessario effettuare la scelta del futuro minisindaco del Municipio tenendo conto di criteri che «dovranno valorizzare il ruolo e il lavoro svolto dai consiglieri uscenti». I quali si firmano per esteso: Milena Pizzolo (An), Stefano Garassino, Luciano Gandini, Angela Agostini, Marina Aghina e Roberta Bergamaschi (Forza Italia), Guglielmo Bonanno (Liguria nuova-Lega Nord) e Aldo Siri (Misto-Lista Biasotti).
I consiglieri chiedono, in particolare, la convocazione di un incontro urgente con i dirigenti dei vari partiti del centrodestra, «volto a definire i criteri di indicazione del candidato presidente del Municipio Centro Est alle prossime elezioni amministrative» che segneranno una profonda rivoluzione e lassegnazione di rilevanti poteri alle circoscrizioni e, quindi, anche a chi sarà chiamato a gestirle. Recenti sondaggi starebbero a confermare che la Casa delle libertà avrebbe buone possibilità di conquistare almeno tre dei nove Municipi, tra cui lo stesso Centro Est che comprende anche la città antica.
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