(...) denunciato lo stato precario in cui versavano soprattutto strade e marciapiedi di uno dei salotti più eleganti di Genova. E oggi a che punto siamo? Sempre peggio. Qualcosa, a onor del vero, è stato fatto, altre situazioni di degrado, invece, sono rimaste tali e quali, ma ciò che desta le maggiori perplessità è la priorità con cui vengono svolti i lavori. In corso Carbonara, ad esempio, nulla è stato fatto per rimediare ai problemi legati ai marciapiedi versione campo minato, alle strisce pedonali quasi del tutto svanite, e alla scarsissima illuminazione, nonostante si tratti di una zona che ogni giorno vede transitare centinaia di bambini per via dei complessi scolastici Colombo - Don Milani e Maria Mazzini. In compenso, proprio davanti a quest'ultima scuola, all'inizio di corso Firenze, altezza incrocio con corso Carbonara, è stata completamente rifatta (con una nuova pavimentazione) la fermata dell'autobus della linea 33. Un bel lavoro, non si può affermare il contrario, ma certo è che risulti abbastanza insufficiente se paragonato agli interventi che necessiterebbero le strade limitrofe. Un altro esempio che ha del surreale è il rifacimento del marciapiede nel primo tratto di via Paleocapa, davanti al Castello D'Albertis, all'inizio della Circonvallazione. In un tratto che verrà sì e no attraversato da dieci persone al giorno (esagerando), è stato infatti effettuato un lavoro certosino di rifacimento del marciapiede, pietra dopo pietra, con tanto di impeccabile levigatura. Un'opera meravigliosa, degna di un marciapiede di piazza De Ferrari (dove paradossalmente non ci si fa problemi a rattoppare con antiestetiche colate di cemento), peccato che risulti abbastanza inutile, basti pensare che appena concluso il cantiere il marciapiede è divenuto territorio di conquista per decine di auto parcheggiate selvaggiamente. Rimanendo in zona, va segnalato l'unico lavoro ben fatto in questo mese, ma soprattutto necessario, ovvero la riasfaltatura di corso Ugo Bassi (altezza D'Albertis), dove i precedenti cantieri avevano lasciato una lunga e pericolosissima faglia. Il modo migliore per tastare gli interventi effettuati, però, resta percorrere in macchina, o ancora meglio in moto, tutta la Circonvallazione, dal Castello D'Albertis al Castello Mackenzie, sopra piazza Manin. Grazie agli ammortizzatori del vostro veicolo sarà infatti più facile saggiare i terribili tapulli dislocati in corso Paganini, corso Solferino (da Villa Gruber all'ospedale Evangelico) e via Cabella. Si badi bene che in questi tre punti un mese fa la situazione era da circuito di Rally e che nel frattempo sono stati effettuati dei lavori di riparazione. L'unica controindicazione è che i lavori sono stati fatti alla carlona e che quindi oggi la situazione è uguale ad un mese fa, se non peggio. La domanda che sorge spontanea è: chi c'è dietro questa caos negli interventi? La risposta è: il Comune (con la più grande opera pubblica di manutenzione della città finora realizzata), ma soprattutto il Municipio, in questo caso, il Centro Est. Il caos imperante è infatti anche figlio della caduta della giunta Siri (nel giugno scorso).
«Prima avevamo un piano concordato con Aster, grazie al quale stabilivamo una priorità negli interventi - ha spiegato l'ex assessore al Territorio del Municipio, Milena Pizzolo -. Ora tutti i lavori vengono fatti senza seguire alcun criterio e, a seguito del recente commissariamento del Municipio fino al 2012, mi viene da rabbrividire a pensare al futuro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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