Nove zone e una città che si ritrova nei suoi problemi. E nelle tante soluzioni che i cittadini hanno da offrire a chi si candida a diventarne sindaco. Nella lista delle cose che non piacciono ci sono il traffico e linquinamento, i trasporti e la sicurezza, i campi rom senza controllo e le liste dattesa per le visite mediche. Ma sopra a tutto cè la voglia di cambiare Milano, di renderla più facile da vivere per sé e soprattutto per i propri figli. Per il momento ecco il ritratto di una città con le sue rughe, come lo ha dipinto la squadra che sta accompagnando Letizia Moratti nella scalata a Palazzo Marino. È solo un flash, o forse meglio una polaroid, quella che esce dal sondaggio telefonico fatto il 19 dicembre dallistituto Euromedia research su un campione rappresentativo prestratificato. A cui vanno aggiunte le decine di migliaia di segnalazioni inviate al sito (www.letiziamoratti.it) e lasciate al numero verde (800.989994). Il tutto è stato sintetizzato, mappato e ripartito per le nove zone in cui è divisa la città.
Si parte dal centro. Zona 1, Duomo, il cuore della città. Come prevedibile alla voce problemi «prioritari» svetta, senza possibilità di confronto, il traffico. Di interessante ci sono le proposte di soluzione. Chi ha casa con vista sulle guglie «alleggerirebbe» la pressione «creando percorsi alternativi o potenziando i mezzi pubblici», ma anche con più «piste ciclabili e nuovi piani di viabilità grazie alla costruzione di rotonde e opere infrastrutturali». Senza però trascurare, e il sindaco Gabriele Albertini ne sarà sicuramente contento, lintroduzione del ticket dingresso. Come a Londra un pedaggio per entrare in città. Incredibilmente cè chi chiede più multe. In questo caso per chi posteggia in doppia fila o in divieto di sosta. Dopo il traffico lambiente. E il suggerimento, alla Moratti candidata primo cittadino, di sostituire gli impianti di riscaldamento vecchi. Ma anche di aumentare i mezzi pubblici eliminando quelli obsoleti e adeguando il parco alle tecnologie ecologiche più avanzate. Cè poi la sicurezza. Che, in zona 1 ha connotati diversi rispetto alle periferie. E allora contro vandali e graffitari un frequentatore del blog propone «ronde di giovani e pensionati con turni notturni». Ma anche «sedi in cui ogni cittadino possa collaborare con le forze di sicurezza e i vigili di quartiere», «più illuminazione in aree verdi e giardini pubblici». E, incredibile se si pensa che siamo nel cuore di Milano, si chiedono «luoghi di incontro per combattere solitudine ed emarginazione».
Dalla zona 1 alla 2. Loreto. Qui il grafico si impenna alla voce «sicurezza» e i residenti non si fanno scrupolo di chiedere pene più severe per i micro-criminali, più controllo sugli immigrati, più vigili di quartiere, più pattuglie di notte e forze dellordine «più visibili». Spaccio e risse tra immigrati le piaghe segnalate.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.