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Il centrodestra conquista Ragusa Ballottaggi a giugno in 11 Comuni

Saranno i ballottaggi, che cadono in concomitanza col referendum, a decidere la nuova mappa del potere amministrativo in Sicilia. Solo nell’unico capoluogo in cui si votava, Ragusa, a Porto Empedocle (Agrigento), la Vigata del commissario Montalbano di Camilleri, e in altri 14 piccoli comuni è arrivato il verdetto a primo turno. Per gli altri 11 comuni servirà lo spareggio. A Ragusa una conferma per il centrodestra, visto che è stato rieletto con il 57,2%, il sindaco uscente Nello Dipasquale (Pdl), sostenuto da un’ampia coalizione che comprende il Pid del ministro Saverio Romano, Forza del Sud del sottosegretario Gianfranco Miccichè e pure Fli e Udc. A Porto Empedocle una vittoria bulgara (93,1%) del sindaco uscente Calogero Firetto, sostenuto da una maggioranza che spazia dal Pd al Mpa del governatore Raffaele Lombardo, passando anche per Udc, Fli e Forza del Sud. A perdere il candidato Idv, fermo al 6%. In undici comuni - tra questi uno dei più importanti Bagheria (Palermo), dove si va a un ballottaggio interno al centrodestra, estromettendo la sinistra che governava da anni – si dovrà ricorrere al secondo turno. Maggioranza ancora più bulgara di Porto Empedocle a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta), dove il candidato ha ottenuto il 96,7 per cento.

Chi ha vinto? Difficile dirlo. Ma un dato sembra chiaro. Il Pdl in Sicilia regge bene. Lo fanno notare i coordinatori regionali, Giuseppe Castiglione e Domenico Nania. Ed è d’accordo anche Sel: «Il vento del cambiamento in Sicilia si è fermato».

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