da Roma
Il centrodestra ha «recuperato» sulle ultime regionali. Lintenzione di voto è salita al 46% rispetto al 44% di aprile, ma il centrosinistra rimane ancora in vantaggio di 3 punti. Lultimo sondaggio Piepoli (condotto a ottobre e dicembre 2004, e a febbraio, aprile, giugno e luglio di questanno e pubblicato ieri da La Stampa) fotografa una situazione «stagnante»: le posizioni dei due schieramenti politici si mostrano consolidate, con un «distacco invariato». Oggi il 49% degli italiani voterebbe per lUnione, il 46% per la Cdl. Nel centrodestra, solo Forza Italia registra un calo di 7,9 punti rispetto alle ultime politiche, mentre cresce il consenso per Udc e Lega. Dal 2001, la Cdl ha perso 3,5 punti, mentre il centrosinistra ne ha guadagnati 5.
Ma i giochi restano aperti. Secondo Nicola Piepoli, nei prossimi mesi molto probabilmente ci sarà un coup di théâtre che rimescolerà le carte tra i due schieramenti, a favore della Cdl. Un colpo di scena «positivo», come la liberazione dei tre ostaggi italiani in Irak che avvenne alla vigilia delle Europee e che contribuì a spostare a destra un significativo due per cento dellelettorato. Sulle intenzioni di voto non pesa tuttavia leffetto terrorismo o il fattore sicurezza. Fattore che invece ha contribuito alla «scalata» di Beppe Pisanu nella top ten della «fiducia nei ministri»: il titolare del Viminale si piazza al secondo posto (51%) dopo Gianfranco Fini (61%). Gli elettori apprezzano lautorevolezza e lequilibrio di Pisanu, indipendentemente dal partito di appartenenza. La sua «gestione» della lotta al terrorismo e il suo «low-profile» in tutto.
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