Genova, città dei diritti che si vuol fare modello in Italia per la cosiddetta «democrazia partecipativa» respinge la richiesta per una semplice assemblea pubblica di confronto. Non su grandi opere impattanti per il territorio perché qui non cè né Gronda, né Terzo valico allordine del giorno. Ma semplicemente per discutere sulla nuova impostazione del modello della «Blu Area» avviato in Valbisagno.
Lo scontro tra il centrodestra e la maggioranza del Municipio Bassa Valbisagno è andato in scena mercoledì durante il dibattito su due documenti, presentati da Pd-Idv-Sel uno e dalla Lega Nord laltro, entrambi tesi a «richiamare» lassessore al traffico Simone Farello per non aver recepito nessuna delle richieste fatte dal consiglio municipale sul posizionamento della Blu Area. «Peccato che il centrosinistra la mozione originaria labbia modificata prima di discuterla in aula rendendo quel documento asettico e privo di ogni critica a Farello. Ed è altrettanto sconcertante come non abbiano sostenuto la mozione della Lega che nei contenuti aveva le stesse considerazioni e richieste del documento originario presentato dal centrosinistra» lamenta Stefania Stellini, consigliere municipale del Popolo della Libertà.
Il Pdl, con la capogruppo Carla Boccazzi, ha anche presentato un ordine del giorno chiedendo lindizione di una assemblea pubblica: «Mi sembra evidente come di fronte alle centinaia e centinaia di lamentele che si raccolgono tra la cittadinanza, il confronto non possa essere più limitato al rapporto tra Municipio e assessore comunale visto che non abbiamo ottenuto nessun risultato» motiva la richiesta Carla Boccazzi.
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