Alfredo Pallone, coordinatore regionale di Fi-Pdl e capogruppo alla Pisana degli azzurri, cosa pensa del piano di rientro?
«Le delibere di Marrazzo faranno risparmiare 62 milioni: lextradeficit scenderà da 364 a 302 milioni nel 2008. Così non si sono raggiunti gli obiettivi assegnati al Commissario con il Dpcm dell11 luglio. Lincapacità politico-amministrativa è ancora più evidente se paragoniamo la situazione a Regioni come la Lombardia e lEmilia-Romagna, che, al di là del colore politico, hanno saputo razionalizzare i costi, con un piano sanitario serio, senza penalizzare i cittadini con nuove tasse e pesanti tagli».
Lassessore Nieri e il vice-presidente Montino sostengono che se il Governo non trasferirà i 5 miliardi attesi dalla Regione, si dovrà assumere tutte le responsabilità del disastro. E' così?
«A sinistra stanno facendo una vergognosa campagna di disinformazione. I primi a bocciare il piano di rientro di Marrazzo, bisogna dirlo chiaro, sono stati i tecnici di Prodi. Berlusconi non li ha cambiati, sono sempre gli stessi. E sono loro a dire che il piano porterà pochi risparmi a fronte di tagli pesanti, in modo particolare alla sanità privata».
I costi del fallimento di Marrazzo non ricadono quindi solo sui cittadini?
«No, Marrazzo col piano di rientro ha anche attaccato le cliniche private. Ma nel Lazio, è ormai evidente, la giunta vuole creare uno scontro istituzionale con il governo Berlusconi. Nella maggioranza cè una deriva istituzionale, Nieri e Montino sono più vicini a Di Pietro e a Epifani, che allala riformista del Pd.
Il vero bersaglio è lo stesso Marrazzo?
«Cè un centrosinistra diviso al suo interno che di Marrazzo ne fa un Re Tentenna.
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