A Ceriano un sindaco da record è il secondo più giovane d’Italia

LEGHISTA Cattaneo, 26 anni, promette: «Starò in mezzo alla gente. In eredità dalla sinistra un bilancio da bancarotta»

A Ceriano un sindaco da record è il secondo più giovane d’Italia

A guardarlo, così su due piedi, sembra solo un bel ragazzo come ce ne sono tanti. Giovane, sorridente, faccia pulita. Salvo poi scoprire che dietro l’immagine c’è anche della sostanza. E un piccolo record. Dante Cattaneo, ventisei anni, è infatti il secondo sindaco più giovane d’Italia. A conquistarsi la medaglia d’argento è stato Ceriano Laghetto, 6.200 anime al confine ovest della provincia brianzola. Con il 46,55 per cento, Cattaneo è riuscito in un’impresa: scalzare anche l’ultimo fortino della sinistra nelle Groane.
La notizia del primato è stata data direttamente dalla segreteria provinciale del Carroccio, a Monza, in occasione dell’analisi del voto che ha premiato il partito di Bossi con una vera e propria infornata di nuovi borgomastri.
Il suo nome alla guida della coalizione formata da Pdl e Lega era stato sponsorizzato da Cesarino Monti, senatore ed ex sindaco di Lazzate sotto la cui ala è cresciuto il giovane neo sindaco, nella vita di tutti i giorni impiegato comunale. «Quella di Cattaneo è un’operazione partita oltre un anno e mezzo fa – commenta oggi con soddisfazione Monti –. Lo abbiamo buttato nella gabbia dei leoni». Ma oltre ad uscirne intero, il ventiseienne, laureato alla facoltà di Scienze politiche e militante della Lega fin dal 2005, ha dimostrato di avere anche la tempra.
Subito dopo la nomina ad esempio, il suo primo appuntamento è stato niente meno che con i carabinieri di Solaro, per denunciare una telefonata anonima di minacce. «Dica a suo figlio di fare il bravo o gli spezziamo le gambe», il messaggio lasciato alla madre.
L’episodio non ha avuto l’effetto sperato, perché Dante Cattaneo ha intenzione di andare fino in fondo: «Si cambierà stile e atteggiamento – esordisce –, abbiamo intenzione di essere sempre presenti, a disposizione dei cittadini. Vogliamo essere, come in campagna elettorale, in mezzo alla gente. La vittoria che ci hanno regalato gli elettori mette fine a quello che sembrava un vero e proprio monopolio. Adesso si vede in giro ancora qualche “zombie”, ma l’aria è già cambiata».
Al di là dell’entusiasmo giovanile, Dante Cattaneo sta già organizzando i suoi impegni istituzionali e amministrativi.
Il primo, e più importante, si chiama bilancio comunale: «In concreto sarà la prima cosa a cui mi dedicherò – spiega –.

La situazione che abbiamo trovato è da bancarotta. La cosa più incredibile è che quello che come Lega denunciavamo da tempo si è puntualmente verificato e che i volantini che pubblicavamo erano una fotografia esatta dei conti pubblici».

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