Diminuiscono le ore di cassa integrazione in Lombardia, ma «i problemi strutturali rimangono gli stessi» perché la produzione non cresce. È il giudizio di Giacinto Botti, della segreteria regionale della Cgil, sui dati di ottobre forniti dallInps, da cui emerge un calo delle ore di cassa (-33% a quota 182.836.039). Un dato inferiore a quello dellanalogo periodo del 2010, che però «rimane elevatissimo nel confronto storico» ed registrato «in assenza di una reale e consolidata ripresa produttiva».
I problemi di struttura, commenta il sindacalista, «rimangono gli stessi, sebbene diluiti dalla parziale e altalenante ripresa». Nel periodo luglio-settembre 2011 la produzione industriale in Lombardia è cresciuta dello 0,1% contro il +8,2% di inizio anno, gli ordini interni sono scesi dell1,7% e quelli esterni del 3,4%. Dati che Botti ha definito «preoccupanti e altalenanti a livello regionale come a livello nazionale», che «confermano la profondità e le caratteristiche inedite della crisi».
Botti sottolinea poi come in Lombardia «il tasso di disoccupazione è salito a oltre il 5,6% nel 2010 e gli occupati sono diminuiti di oltre lo 0,6%, mentre gli occupati dellindustria in senso stretto sono scesi del 4,4% rispetto al 2009». Infine «si è ulteriormente aggravata la tendenza allesclusione dei giovani e si è determinato un arretramento delloccupazione femminile». I dati sui licenziamenti, secondo il sindacato, sono la spia di un fenomeno ancor più preoccupante (45.
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