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Champions, la casta fa razzia per la finalissima Inter-Bayern

Per i tifosi dell’Inter riuscire a vedere la finale a Madrid è un’impresa: i tagliandi in vendita sono solo 5mila, di cui mille riservati agli ultrà. Ma per i politici è facilissimo: consiglieri comunali di Milano e parlamentari hanno già un posto in prima fila

Champions, la casta fa razzia 
per la finalissima Inter-Bayern

L’Europa è nel pallone. Gli interisti ancor di più, soprattutto chi non trova il biglietto per la finale di Champions del 22 maggio. Così mentre i madrileni si organizzano per trascorrere il weekend fuori porta per evitare notti in bianco e scenari post bellici, gli albergatori si fregano le mani. C’è chi vende stanze in centro a 3.500 euro mentre su 75 hotel due stelle solo uno ha letti disponibili: affari che per la città dei merengues non si vedevano da anni 22 maggio, stadio Santiago Bernabeu, Madrid, Inter-Bayern Monaco, finale di Champions league. Circa 75mila posti a sedere.

C’è chi non dorme pensando a come racimolare i soldi per comprarsi il biglietto della finale che aspetta da 38 anni, e chi invece il tagliando ce l’ha in tasca e si pregusta sogni d’oro. Alla faccia dei 10 milioni di tifosi nerazzurri nel mondo, dei 100mila italiani iscritti agli Inter club e di quelli che vanno allo stadio tutte, ma proprio tutte le domeniche, ovunque nel pianeta, pur di avere assicurato l’ingresso per la partita più importante non della stagione, ma degli ultimi quarant’anni. Sono i consiglieri comunali, che non godono del privilegio di auto blu, pasti pantagruelici pagati con i soldi pubblici, o uno stuolo di portaborse al seguito, ma hanno altri privilegi, siedono negli scranni di quella città che ha dato i natali alla squadra attesa al Bernabeu.

I consiglieri milanesi hanno un posto in prima fila - come gli abbonati Rai - e la straordinaria possibilità di acquistare un biglietto per la finale dell’ultimo mezzo secolo - al prezzo di mercato (160 la terza categoria o 240 euro la seconda) e di volare a Madrid a 900 o 998 euro (inclusa la partita). Il loro merito? Aver un posto nel parlamentino milanese. Tutto qui: loro rappresenteranno all’estero la città della squadra di Mourinho. E la stessa cosa vale per gli onorevoli del calcio: chi siede in parlamento avrà il privilegio di godere del vantaggioso pacchetto. Biglietto più volo, servito su un piatto d’argento. Senza alcuno sforzo. E nessuno sfarzo: la casta del calcio tiene nascosti i suoi privilegi, li custodisce in religioso silenzio pregustandosi in solitudine il momento in cui varcherà le porte del Bernabeu. Durante l’anno può godersi tutte la partite al Meazza - così come i concerti, a costo zero - mentre per le grandi occasioni ha la certezza di avere un posto sicuro. A prezzo di mercato.

E dire che c’è chi venderebbe la macchina - gli ultimi biglietti si trovano in rete a 20mila euro per la categoria Vip Best - pur di assistere alla finale che vede l’Inter di Mou grande come quella del mago Herrera. E c’è chi è disposto a «bruciarsi» due giorni di ferie per venire a Milano a fare la coda da venerdì pomeriggio a sabato alle 11, quando la filiale di via Massaua della Banca Popolare metterà in vendita, solo per gli iscritti agli Inter club e gli abbonati alla stagione 2009-2010, gli ultimi 5mila biglietti.

Così ha voluto il presidente Moratti: un premio per i fedelissimi, per quelli che tutte le domeniche rendono omaggio a Zanetti e compagni in capo al mondo. Ma c’è chi non ha dovuto fare nulla per ottenerlo. Nel frattempo la polemica impazza sulla rete tra i tifosi della curva che hanno avuto un migliaio di biglietti su 5.000, tra chi ha cercato inutilmente i fantomatici pacchetti della Jakala e della G&G, tra chi non aveva 1.550 euro da investire con la VVSviaggi.

I fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi i tagliandi e un posto sicuro sull’aereo - nube vulcanica permettendo - hanno aperto una pagina su Facebook «Inter - 22 - 05 - 2010 - Madrid finale champions league - noi ci siamo!» che conta quasi un centinaio di iscritti. Un modo per farsi belli con gli amici, per far invidia ai tifosi rimasti a terra. Ma la «Milan col coeur in man» ha pensato anche a chi non può fare a meno di vedere la partita che aspetta da trentotto anni: per lui c’è un posto in prima fila - questa volta sgomitando - davanti al megaschermo di piazza Duomo.

E a costo zero.

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