Marco Guidi
Unurna e quattro palline. Questo è bastato per smentire il trend estivo, che voleva i tifosi milanisti angosciati da addii dolorosi (Shevchenko), Calciopoli e colpi di mercato andati in fumo allultimo minuto. Proprio mentre sullaltra sponda del Naviglio i cugini nerazzurri si cucivano sul petto lo scudetto dei veleni, festeggiato, più che con i caroselli in strada, con una campagna acquisti faraonica. Ibrahimovic, Crespo, Vieira. E gli altri a consolarsi con Favalli, Bonera, Gourcuff e il doppio successo nel preliminare contro la Stella Rossa. Un po poco, in attesa di un acuto sul filo di lana di Berlusconi e dirigenti che però, a meno di una settimana dalla chiusura del mercato, non è ancora arrivato.
Eppure a Montecarlo qualcosa è cambiato. Il sorteggio dei gironi di Champions League ha compiuto il prodigio, ridando il sorriso ai rossoneri e turbando, al contempo, i sonni dei rivali interisti. Lille, Aek Atene e Anderlecht per il Milan; Bayern Monaco, Sporting Lisbona e Spartak Mosca per lInter. La differenza cè e si nota. «Semplicemente perfetto - commenta Pjetri Federik, cuore rossonero -. Noi passiamo il turno di sicuro, ma per loro sarà molto più difficile. Poverini, sono stati sfortunati, come al solito. Mi sa che se ne vanno subito a casa». Anche i tifosi nerazzurri concordano. «Il nostro è il gruppo peggiore dove capitare, insieme a quello del Barcellona - dice Renzo Scotti, interista da sempre -. Il Milan invece avrà vita facile contro avversari modesti».
Quale sfida temono in particolar modo i fan delle due squadre milanesi? E in che percentuali danno Milan e Inter qualificate agli ottavi di Champions? I supporter della squadra di Moratti si dividono. «Il Bayern forse merita più rispetto delle altre - spiega Paolo Santini -. È una squadra blasonata e poi i tedeschi sono sempre ostici da affrontare. Credo comunque che abbiamo il 70 per cento di possibilità di passare il turno. Il Milan? Diciamo il 95, giusto perché non si sa mai nel calcio». Secondo Fernando Rizzo, invece, il pericolo arriva dallest. «Occhio allo Spartak Mosca, club meno conosciuto degli altri, ma proprio per questo più foriero di sorprese. Anche se, alla fine, la speranza di farcela è alta, diciamo l80 per cento. I cugini invece sono stati fortunati, passano di sicuro». Cè anche chi, però, più di tutti non si fida dei propri beniamini. «Io temo soprattutto noi stessi - dice Maurizio Morandi -. Siamo un team incostante, capace di asfaltare il Real Madrid e poi andare a perdere con la Lodigiani. Di certo i rossoneri non se la passano meglio, anche se hanno un girone più facile. Rimangono sempre la seconda squadra di Milano». Più spavaldi i tifosi milanisti. «Di chi aver paura fra Aek Atene, Lille e Anderlecht? - chiede Fabrizio Selvaggio -. Di nessuna, naturalmente. Siamo il Milan, noi. Anche lInter, nonostante tutto, si qualificherà senza patemi». È daccordo anche Massimo Vitali. «È un raggruppamento dove, tutto sommato, dovrebbe essere agevole qualificarsi. Per i cugini sarà un po più complicato, ma penso che ce la facciano. Percentuali? Milan 80, Inter 75 per cento». Luca Serlenga avverte gli uomini di Ancelotti.
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