Chavez, Frank e... Mr. Spystory

di Benny Casadei Lucchi

Tre uomini per una vittoria. Tre uomini a loro modo inaspettati. Perché alzi la mano chi, solo qualche giorno fa, avrebbe mai pensato a un Maldonado Pastor faccia da ring e talento nella giusta misura mai troppo però, prima uomo pole del Gp di Spagna e poi uomo trionfo? Alzi la mano chi l’avrebbe mai pensato con la Ferrari rediviva e per di più con Alonso accanto al ragazzo in prima fila davanti al proprio pubblico? E invece ecco faccia da ring primo pilota venezuelano della storia a riuscirci, lui amico di Hugo Chavez che gli ha caricato la valigia di euro, 35 milioni per l’esattezza, sotto forma di mega sponsorizzazione, quella dell’azienda petrolifera del Paese, la Pdvsa, caldeggiata da Chavez all’insaputa, pare, del parlamento. Chi avrebbe mai pensato che il presidente anti globalizzazione, anti imperialista, anti più o meno tutto avrebbe utilizzato in modo vincente l’imperialista e globalizzata F1 per fare uno spot grande così al proprio Paese?
Chi avrebbe mai pensato che sir Frank, nel senso di Williams, unico costruttore accostabile al Drake, a Enzo Ferrari, per carattere, indole, passione senza compromessi per la tecnica prima e solo poi per gli uomini nel senso di piloti, tornasse alla vittoria dopo aver cambiato il vertice della squadra, dopo l’addio di Patrick Head, dopo aver venduto auto da collezione ed elicotteri pur di trovare i danè per proseguire? In pochi l’avrebbero pensato. Anche se il passaggio, quest’anno, ai motori Renault qualche indizio l’aveva offerto.
E soprattutto chi avrebbe mai pensato che dopo sole cinque gare dal suo ritorno nelle corse che contano, nella F1 crema del motorismo mondiale, un signore che aveva fotocopiato 700 e passa pagine del progetto Ferrari F1 del 2007, tale Mike Coughlan, si ritrovasse alla guida tecnica di una squadra vincente? Sì, perché il capo ingegnere della squadra di sir Frank è proprio quel Coughlan che venne bandito dalla F1 per aver sottratto, quand’era in McLaren, il progetto della Rossa. La famosa spystory.

In autunno, Williams lo presentò così: «Ha pagato, è pentito, vuole rimettersi alla prova e noi siamo felici di dargli questa occasione così che ci possa aiutare a riportare la Williams davanti a tutti». Missione compiuta. E allora perché sputtanarsi con tutte quelle fotocopie?
twitter:@bennycasadei

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