Che cos’è la «moratoria» per Malpensa

«Moratoria» non significa altro che «sospensione». Chi chiede la moratoria sugli slot finora utilizzati dall’Alitalia a Malpensa chiede, appunto, che venga sospeso il rilascio di buona parte di essi e che l’attività della compagnia a Malpensa resti, per un periodo di due-tre anni, sostanzialmente inalterata. Lo scopo è intuitivo: evitare che l’aeroporto si depauperi improvvisamente di traffico, in termini sia quantitativi, sia, soprattutto, qualitativi. Un conto è se un certo numero di voli viene operato da un’unica compagnia, con una logica di «sistema», mettendo in correlazione arrivi da media distanza e partenze per destinazioni lontane: proprio questa attività, che ha per cardine i transiti, è tipica di un aeroporto hub (quello che finora è stato Malpensa).

Un altro conto è se quello stesso quantitativo di slot viene disperso tra un numero imprecisato di altre compagnie per svolgere, semplicemente, collegamenti con varie destinazioni, in una logica punto-a-punto. In questo caso verrebbe annullata la funzione di «hub», con forte penalizzazione dello scalo e dell’economia che gli gravita intorno.

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