Si continua a leggere di una fantomatica «cosa bianca» condivisa da Antonio Di Pietro e Bruno Tabacci: ma date retta, è impossibile. Provate a ricostruire: nellautunno 1989 lallora democristiano Bruno Tabacci fu indagato una prima volta da Di Pietro: prosciolto. Eletto deputato nellanno di Mani pulite, la procura di Mantova gli notificò quattro avvisi di garanzia e chiese lautorizzazione per arrestarlo: dovette intervenire il pidiessino Giovanni Correnti per scongiurare che scattassero le manette per un presunto reato che nel 1996 lo vide assolto a sua volta.
Poi. Nella primavera 1993 riecco Di Pietro a chiedere lautorizzazione a procedere contro Tabacci per ricettazione e per finanziamento illecito dei partiti: ebbene, nel marzo 1996 Tabacci fu assolto anche per questi due reati.
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