da Milano
«Delusione preventiva». Valentino Parlato, fondatore del quotidiano comunista il Manifesto, voce molto di sinistra e altrettanto fuori dal coro, non ce lha fatta ad attendere la kermesse del teatro Eliseo. Quello che doveva dire sul programma dellUnione, lha detto ieri chiaro e tondo nelleditoriale del suo giornale. «Delusione preventiva», appunto. Perché «non cè un punto, dallIrak alla scuola, dal lavoro alleconomia, dalla politica interna a quella estera, sul quale si possa leggere unopzione chiara e netta. (...) Nulla di preciso e netto, nulla che possa mobilitare gli elettori, anche quelli che di Berlusconi non ne possono proprio più. Questo programma appare, nella migliore delle ipotesi, una delega ai gruppi dirigenti perché trattino nel modo migliore. Labuso dei verbi al condizionale preoccupa. (...) Questo volere e non volere incoraggia lastensionismo di sinistra. Questa cauta accortezza porta acqua al berlusconismo». E anche in caso di vittoria elettorale, «la gestione del futuro governo di centrosinistra sarà terribile e difficilissima».
Ma Parlato vede unaltra carenza: «Visto che siamo in campagna elettorale, una posizione che si possa tradurre in slogan. Qualcuno si ricorda della terra a chi la lavora o della legge truffa o delle riforme di struttura?».
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