La più felice, in tribuna stampa, era lei: Maria Grazia Barile che aveva ricevuto dallUssi il premio come «migliore giornalista sportiva dellanno», in quanto Maria Grazia da sempre è una delle voci radiofoniche fra le migliori dItalia. Noi, che siamo più o meno della sua generazione la conosciamo e per primi abbiamo sottolineato che la nostra collega genovese è stata la prima in Italia a commentare le partite di calcio alla radio. Poi sono venute tutte le altre...Ha fra laltro portato fortuna al Genoa (lei che non è proprio di quella parte) dimostrando che la vera professionalità supera ogni ideologia. Non cera invece Preziosi e la notizia è curiosa: perché da quando il presidente manca, il suo Genoa vince.
In sua vece (e che vece!), imperversava la sua bella figliola Paola, ormai conosciuta come la «pasionaria» della tribuna: i suoi atteggiamenti, le sue reazioni sono altamente drammatiche, da vero palcoscenico teatrale. Ha impressionato, in quel freddo quasi polare, labito di Capozucca leggero, raffinato da Anni Trenta cari ad Al Capone. Applaudito il «bimbo» Criscito che, arrivato da San Pietroburgo, si trovava a suo perfetto agio («Ma qui - ha detto - è sempre primavera...») consigliando di prendere Borriello e dando voti altissimi a tutti i suoi sostituti.
Festa dunque, ma soprattutto voglia di divertirsi: tantoché, dopo la partita tutti sono finiti a Palazzo Ducale, dove il Genoa ha offerto uno straordinario buffet a tutti i giornalisti (tutti, sia chiaro e non «selezionandoli» come si fa da altra parte...): un simpatico modo di ricreare quel clima di collaborazione fra «media» e società assolutamente necessario. Ottimi organizzatori Dino Storace il «discreto» ma efficientissimo capo-ufficio stampa e Pietro Pisano, altra colonna organizzativa dello staff rossoblù. E poi bellissime hostess e lei, la sassofonista Jessica che ha fulminato lambiente e non solo musicalmente...
Qualcuno, bello spirito, pare le avesse chiesto, in onore di Pratto, il «guerriero» di Malesani, di suonare quel motivetto tanto caro a Carosone, «Caravan Petrol» dove si canta... «Come si bello... in groppa a stù cammello...».
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