(...) fortunatamente stiamo bene, non sappiamo apprezzare.
Sono due anni che un Procuratore della Repubblica ha iniziato ad indagare, con meticolose indagini e perquisizioni, il professor Henriquet e la Gigi Ghirotti.
Ancora oggi, ad indagine conclusa, non sappiamo se il professor Henriquet e l'Associazione Gigi Ghirotti dovranno essere processati oppure i1 tutto deve essere archiviato. Se non ricordo male Lei, Signor Procuratore, all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario, ha affermato che in Liguria i tempi della Giustizia sono molto più veloci rispetto al resto dell'Italia. Due anni per una fiala di morfina restituita da una famiglia di una persona deceduta assistita dalla Gigi Ghirotti non Le sembrano tempi vergognosamente inaccettabili? Ripeto che si sta parlando di un'Associazione che svolge il lavoro che le Istituzioni preposte non sono in grado di portare a compimento. Vede, Signor Procuratore, io sono un cittadino con le mie idee politiche conosciute da tutti, impegnato, da sempre, nel Sociale e che ha avuto la fortuna di incontrare nel 1974 un uomo come il professor Henriquet. Egli mi ha insegnato che nella vita bisogna avere il coraggio di mettersi al servizio non di questa o quell'altra forza politica ma dalla parte della sofferenza e del bisogno, di quella parte della Società che talvolta non ha neppure il fiato per chiedere aiuto.
Questo principio va difeso a qualsiasi prezzo.
Difendere ciò significa difendere la giustizia, quella stessa che Lei amministra in nome del Popolo italiano. Ma chi amministra la giustizia deve saper distinguere se, ad esempio, quella fiala di morfina era in tasca ad uno spacciatore oppure nella sede della Gigi Ghirotti.
La differenza non è cosa da poco. Se si fosse usata una necessaria dose di buon senso tutto questo si sarebbe potuto evitare.
Si sarebbe, così, evitata una grande amarezza agli operatori della Gigi Ghirotti e ai Cittadini tutti.
La Giustizia poteva impegnare le ore e i giorni, e i chili di carta, verso altre necessità di trasparenza e di rispetto della Legge.
C'è una direttiva della Comunità Europea che prevede il recupero e il riutilizzo di alcuni farmaci che l'attuale Ministro della Salute non si decide ad applicare con uno sperpero di circa 70 miliardi delle vecchie lire.
Con il professor Franco Henriquet stiamo lottando presso le Istituzioni affinché tutto questo venga a cessare. I gruppi politici della Regione Liguria, grazie al Presidente Mino Ronzitti, hanno approvato, su nostro suggerimento, un ordine del giorno in favore della nostra battaglia.
Se consideriamo le cose come stanno ci troviamo di fronte ad una situazione inaccettabile:
1. da una parte la Legge che afferma che quella fiala di morfina restituita costituisce reato e che, secondo un inquirente, poteva portare il professor Henriquet in carcere.
2.
Ci aiuti anche Lei, Signor Procuratore, avrà il nostro riconoscimento e quello di tutti i Cittadini. RingraziandoLa per lattenzione, Le porgo i miei migliori saluti.
*responsabile Sanità Unione a sinistra
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