Sono un residente in centro, in quella che sta diventando larea C. Vi voglio raccontare la mia giornata-tipo quando scatterà la congestion charge milanese.
Ogni mattina esco di casa, abito in zona Cadorna, tra le 7.30 e le 8 e con lauto, che è anche il mio ufficio, comincio il mio lavoro. Vendo elettrodomestici e ogni giorno devo recarmi in centri commerciali e negozi che si trovano fuori città.
Stamattina vado a Cava Manara, Montebello, e Muzza di Cornegliano laudense. Domani mattina mi tocca Truccazzano, Monza, Carugate. Lunico modo per raggiungere i miei clienti ovviamente è lauto.
Intorno alle 18 torno a Milano, prima però devo ricordarmi di pagare lingresso nella città in cui vivo da quando sono nato. Così come prevede il nuovo ecopass. Devo sborsare 2 euro. Tutti i giorni.
Nel giro di qualche settimana, infatti, i 40 ingressi gratuiti, sono esauriti. Lalternativa è rimanere fuori le mura spagnole sino alle 19.30, quando scatta la gratuità: una follia. Doppia se si pensa che ci sarà chi lo farà e le vie daccesso al centro città diverranno degli imbuti.
Nel mio lavoro quotidiano capiterà anche che a metà giornata debba tornare a Milano per andare a prendere da scuola mia figlia che non si sente bene. Prima però devo pagare lingresso: 2 euro.
Lanno scorso i miei viaggi di lavoro si intrecciavano con quelli per portare mia madre a fare la chemioterapia. Entravo e uscivo da Milano più volte al giorno: sempre 2 euro, con le nuove regole.
Vi posso assicurare che il venerdì ho la nausea dellauto che cerco di riprendere solo il lunedì mattina.
Che dire? Soltanto che per residenti e lavoratori è davvero incomprensibile il nuovo Ecopass.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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