Il film è ambientato tra Bari e Milano. Checco (Zalone, quello di Zelig e del tormentone «Siamo una squadra fortissimi») si trasferisce sotto la Madonnina dopo che Angela, la fidanzata, lo ha abbandonato. Qui trova il vero amore quando conosce Marika. Il seguito della trama è sfuggito a Massimiliano Orsatti, lunico assessore lumbard della giunta che ieri ha concesso il patrocinio del Comune al film «Cado dalle nubi», prodotto dalla Taodue e previsto nelle sale cinematografiche entro la fine dellanno. Nella delibera presentata ieri mattina dallassessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, il racconto continua con il tormentato amore tra Checco e Marika, che «ha un unico difetto: un padre convinto leghista che lo osteggia».
Per proporre a sindaco e colleghi di concedere il patrocinio al film Finazzer Flory spiega nella delibera che la trama «pur attraverso il registro artistico della commedia propugna importanti valori di unità nazionale di rispetto culturale tra il nord e il sud e di rispetto per le diversità». Una lezioncina che in questi giorni sembra preparata apposta per il capogruppo della Lega Matteo Salvini, finito nel ciclone per i cori anti-napoletani. Orsatti spiega che la trama «è stata spiegata in modo sommario» (casomai, puntualizza, lui che è assessore allIdentità territoriale sponsorizza patrocini per un film su Barbarossa e la storia di Milano «e Finazzer a commedie con Zalone»). Salvini non se la prende nemmeno: «Andrò a vederlo - scherza -. Ormai il tiro alla Lega è diventato lo sport nazionale, ma più ci sparano contro e più la gente è contenta».
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