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Chelsea multato per i test privati imposti a Mutu

Un’ammenda di quasi 60mila euro. Per aver sottoposto il 12 luglio 2004 Adrian Mutu a un test antidoping in forma privata. Il Chelsea mastica amaro dopo la decisione della Federcalcio inglese, che ha multato il club londinese, reo di aver violato il regolamento della Fifa in materia di doping. In seguito a quel controllo Mutu, che allora militava nelle file della corazzata di Abrahmovic, fu trovato positivo alla cocaina e licenziato in tronco. Pochi mesi dopo, un’altra batosta: la squalifica di sette mesi inflitta dalla Federazione inglese, con l’obbligo di sottoporsi a un programma di educazione e riabilitazione. Ora, la stessa Football Association ha invertito la rotta e bacchettato i campioni d’Inghilterra, colpevoli di aver violato il protocollo. Pronta la replica dei «Blues» di Londra.

Che non negano l’infrazione, ma ne rivendicano gli effetti: «Tecnicamente abbiamo violato il regolamento ma, vista l’eccezionalità del caso, ci sembra di non meritare di essere considerati colpevoli».

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