da Milano
Dai mille ai 2.500 euro in più di imposte per singolo contribuente e gettiti complessivi più che raddoppiati. Questi sarebbero gli effetti sul settore immobiliare - secondo una stima dellUfficio studi della Confedilizia - se il progetto di revisione del catasto su base patrimoniale previsto dal governo verrà approvato.
Il provvedimento prevede lattribuzione al governo di una delega per la riforma del «sistema di valutazione del catasto fabbricati» basata appunto sul principio patrimoniale. «In altri termini - spiega il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani - i proprietari di casa dovranno pagare le imposte sulla base del valore dei loro beni e non sulla base della loro redditività, ossia di quanto quei beni producono o possono produrre, come avviene in tutti gli altri settori. È un principio punitivo, che respingiamo categoricamente, e che porterebbe a tasse sulla casa più che raddoppiate». A sostegno della propria tesi, lassociazione dei proprietari edilizi presenta stime di calcolo sugli effetti della nuova impostazione, con tanto di esempi concreti.
In particolare, lIci, che è unimposta calcolata esclusivamente sui valori catastali, in caso di revisione degli estimi su base patrimoniale addirittura triplicherebbe lattuale gettito: da dieci a trenta miliardi di euro. Ma anche per le altre imposte sugli immobili, che sono calcolate sia sui valori catastali sia su parametri diversi, laumento sarebbe imponente: da 4.500 milioni a 11.300 milioni di euro per le imposte indirette (imposta di registro, ipotecaria e catastale) e da 6.820 milioni a 13.300 milioni di euro per quelle dirette, come Irpef, addizionali regionali e provinciali comprese, e Ires.
Ad esempio, per un appartamento di cento metri quadrati utilizzato come prima casa - quindi esente Irpef - con valore catastale centomila euro, mille euro di rendita catastale, con Ici al 5 per mille, oggi il contribuente paga 397 euro (con detrazione di 103 euro). Con il catasto patrimoniale - stima Confedilizia - il valore catastale passerà a 300mila euro e la rendita, calcolata applicando il coefficiente di legge, triplicherà anchessa, passando a tremila euro: lIci passerà di conseguenza a 1.397 euro (sempre con la stessa detrazione di 103 euro). In totale, mille euro di imposte dovute in più.
Altro esempio: immobile sempre di cento metri quadri utilizzato come seconda casa, quindi con valore catastale sempre di 100mila euro e rendita catastale di mille, ma Ici al 7 per mille e Irpef al 39% (su rendita maggiorata di un terzo): il contribuente paga oggi 1.219 euro di imposte,escluse le addizionali Irpef.
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