Chiamparino: un’Expo del Nordovest

Il sindaco di Torino a Prodi: «Ci siamo anche noi». Penati pronto a collaborare con Palazzo Marino

Torino sostiene Milano sui poteri speciali per le città metropolitane ma entra in concorrenza sull’Expo 2015 o almeno chiede di presentare una candidatura di tutto il Nordovest, con un progetto che coinvolga Milano, Genova e Torino. È il sindaco torinese, Sergio Chiamparino, a cercare di stoppare la candidatura esclusiva di Milano a ospitare l’Expo. «Esprimo un certo stupore nell’aver letto sui quotidiani la dichiarazione del premier, Romano Prodi, di sostegno a una candidatura di Milano che peraltro non mi pare sia stata ancora formalizzata» va all’attacco Chiamparino.
Ma la giunta milanese è decisa ad andare avanti e trova un alleato anche nel diessino Filippo Penati. Ieri si è costituito un gruppo di lavoro per rendere operativo il progetto e il presidente della Provincia fa sapere di essere disponibile a collaborare per sostenere la candidatura di Milano a «un’Expo metropolitana». I tempi sono stretti perché il governo deve presentare i progetti di candidatura entro il 3 novembre, ma i tecnici sono già al lavoro. «Abbiamo verificato la disponibilità del premier e ci siamo immediatamente attivati» spiega Massimiliano Orsatti, assessore comunale a Turismo e marketing territoriale.
In ogni caso il sindaco di Torino non chiude all’ipotesi di una collaborazione tra le due città e anzi rilancia, proponendo il «coinvolgimento dell’intero Nordovest», con un’Expo che faccia perno sui tre capoluoghi dell’ex triangolo industriale Torino, Milano e Genova: «Saremmo pronti a sostenere la candidatura di Milano qualora scaturisse non da uno scambio di battute durante un incontro politico, ma da una valutazione complessiva del governo che coinvolga tutti coloro che hanno interesse e titolo a proporre la medesima candidatura».
Chiamparino dà poi pieno sostegno alla richiesta di poteri speciali per le città metropolitane proposta dalla Moratti a Prodi.

«L’Anci sollecita da tempo i poteri straordinari per i sindaci delle città metropolitane - afferma Chiamparino - in materia di lavori pubblici connessi a mobilità ed ambiente, il trasporto pubblico locale e l’autonomia fiscale e finanziaria, necessaria per garantire le risorse con cui affrontare le sfide dello sviluppo e della coesione sociale che le aree metropolitane si trovano a dover affrontare con particolare intensità e urgenza». Quindi la richiesta di costruire un altro tavolo attorno al quale far sedere tutti i sindaci delle città metropolitane.

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